Giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, nei consultori garantito un sostegno alla coppia

I responsabili dei consultori dell’azienda Usl Toscana nord ovest evidenziano quali sono i servizi disponibili per la cittadinanza
Nella giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, i responsabili dei consultori dell’azienda Usl Toscana nord ovest evidenziano quali sono i servizi disponibili per la cittadinanza.
Ad approfondire il tema del lutto perinatale, un’esperienza dolorosa che colpisce le coppie che perdono un bambino durante la gravidanza o poco dopo la nascita, è la direttrice dell’unità operativa complessa aziendale attività consultoriali Rosa Maranto, insieme alla responsabile dell’unità funzionale consultoriale di Lucca Patrizia Fistesmaire e al responsabile dell’unità funzionale consultoriale delle Valli Etrusche Alessio Mini.
“Oggi – dicono i tre professionisti dell’Asl – è la giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, una giornata importante perché ancora non si parla abbastanza del vissuto di chi rimane. Il lutto perinatale è infatti un evento che purtroppo accade, ma che non è ancora abbastanza legittimato a livello sociale. La perdita di un figlio durante la gravidanza o dopo la nascita, in qualunque epoca accada, è un evento traumatico che interrompe la costruzione della genitorialità e dell’identità materna e paterna. Rappresenta una frattura nella vita emotiva soprattutto di una donna, ma anche nel partner e nella coppia qualcosa all’improvviso si distrugge. È di per sé un evento innaturale e inspiegabile da un punto di vista emotivo: mentre si attende una nascita arriva una morte. Il dolore è intollerabile, la difficoltà di rappresentare quello che è accaduto, l’interruzione dei desideri, dei progetti, delle aspettative, paralizza sia chi lo vive che chi sta intorno e, se non vi è un personale formato a gestire questo evento, le donne si sentono sole, proprio nel momento in cui ci sarebbe più bisogno di protezione e di silenzio”.
“Per questo uno spazio di elaborazione e di sostegno esperto è fondamentale sin dai primi momenti successivi al lutto per la prevenzione dei disagi psicologici futuri – affermano -. La nostra azienda Usl Toscana nord ovest da anni ha messo in atto un percorso che vede più servizi e più figure professionali intervenire in modo tempestivo e sinergico. Da anni i professionisti dei consultori si formano insieme a quelli dell’ospedale sulle tematiche del lutto perinatale per garantire un supporto adeguato e una comunicazione continua tra territorio, ospedale, territorio. All’interno dei consultori vi sono psicologhe e psicologi che lavorano con le donne e con le coppie fin dai primi momenti della scoperta di una gravidanza e garantiscono spazi di valutazione e di ascolto del disagio psicologico in tutto il percorso nascita. Quindi, anche nel caso di un lutto perinatale è la psicologia consultoriale ad intervenire, garantendo la consulenza in ospedale, durante la degenza, e la successiva presa in carico territoriale. La presenza dello psicologo e del personale del reparto, formato e sensibile, consente di facilitare la prima comprensione dell’evento, poiché lo shock, il senso di distacco emotivo, di negazione, prendono inevitabilmente il sopravvento e il disorientamento investe tutti. Successivamente c’è una vera e propria rottura esistenziale che può essere mitigata da un punto di riferimento stabile e attento, come l’equipe consultoriale”.
“Lo psicologo del consultorio garantisce un sostegno alla coppia sia attraverso uno spazio di accoglienza e consultazione breve che con una psicoterapia mirata all’elaborazione dell’esperienza traumatica: l’intervento è personalizzato in base ai bisogni presenti perché non tutti elaborano il lutto allo stesso modo e con gli stessi tempi. Sarà sempre al consultorio che potranno essere seguite eventuali altre gravidanze o altri percorsi genitoriali, come l’adozione e l’affido. Per questo abbiamo investito perché sia garantita la presenza dello psicologo fin da subito, anche a supporto del gruppo di lavoro – concludono -, dei familiari e di tutti coloro che, oltre alla coppia sono coinvolti, così che nessuno sia lasciato solo”.