Dalle infrastrutture all’artigianato: le richieste della Cna ai candidati alla Provincia

Giannecchini: "Pur trattandosi di elezioni di secondo livello, stiamo parlando comunque di una competizione elettorale dove i programmi hanno il loro significato politico"

In vista della imminente scadenza per il rinnovo della carica di presidente della Provincia di Lucca, la Cna di Lucca ha inviato ai candidati, Mario Pardini e Marcello Pierucci, una lettera con i temi su cui l’organizzazione è da tempo impegnata e che vorrebbe entrassero tra gli obiettivi strategici del prossimo mandato amministrativo dell’ente.

“Pur trattandosi di elezioni di secondo livello, stiamo parlando comunque di una competizione elettorale tra diversi candidati dove i programmi hanno il loro significato politico. Per questo riteniamo importante mettere a conoscenza dei rispettivi candidati alcuni punti chiave su cui siamo pronti a confrontarci con i nuovi organi subito dopo l’insediamento – spiega Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca – aspetti significativi per il modo artigianale e della piccola e media imprenditoria, ma anche per i cittadini più in generale”.

Il primo punto evidenziato ai candidati è la richiesta di definizione di un modello di “patto territoriale” come sede permanente in cui discutere dei grandi contenuti programmatici per lo sviluppo del sistema economico, in modo da fornire agli enti di governo del territorio indirizzi utili all’assunzione di decisioni maggiormente consapevoli.

“Fondamentale che tale ‘patto’ veda il coinvolgimento attivo e costante degli enti locali – dice Giannecchini – associazioni di categoria, sindacati, terzo settore proprio con l’obiettivo di stabilire un nuovo metodo di lavoro condiviso per le scelte fondamentali per il territorio”.

Oltre a ciò, resta fondamentale, per la Cna, il tema del sistema infrastrutturale nello specifico di quelle di competenza della Provincia.

“È noto che un sistema dei trasporti delle merci e delle persone funzionante è uno degli elementi principali per assicurare al mondo delle imprese di svolgere la loro attività nel maniera più agevole – conferma Giannecchini -. Su questo punto è indispensabile, oltre che portare a termine, nel rispetto dei cronoprogrammi, i lavori previsti, provvedere alla costante manutenzione e messa in sicurezza delle opere esistenti, anche pensare a soluzioni progettuali condivise che risolvano in maniera definitiva criticità legate al traffico ad oggi ancora persistenti”.

A seguire, la Cna ha evidenziato ai candidati l’attenzione che merita l’edificio che ospitava la ex Caserma dei Carabinieri di Viareggio che dovrebbe diventare la sede del centro Its Academy, per la diffusione della tradizione della nautica e della cantieristica viareggina e la formazione di figure professionali con competenze elevate e difficili da reperire sul mercato. Sempre in tema di formazione professionale, la Cna chiede che sia portato a termine il percorso per la Scuola di alta formazione (Its) per l’artigianato artistico, che mira alla promozione delle lavorazioni artistiche e tradizionali del territorio e alla tutela di quelle lavorazioni manuali che affondano le loro radici culturali in quel territorio e che rischiano di scomparire.

“Oggi più che mai il rapporto diretto con l’Europa diventa centrale per ogni territorio – continua Giannecchini -. L’ufficio Europa di Area Vasta della provincia in questi anni ha svolto una funzione fondamentale a servizio degli enti locali. Il sostegno ai comuni, specialmente ai più piccoli e con minori risorse umane a disposizione, è stato importante, poiché ha consentito di accedere a fondi convertiti poi in interventi di carattere pubblico sui territori. Chiediamo che questo ufficio possa essere ulteriormente potenziato”.

“Per ultimo, ma non certo per importanza – conclude il presidente di Cna Lucca – abbiamo parlato del Piano Territoriale di Coordinamento. In questo ambito abbiamo chiesto ai candidati di chiudere il procedimento relativo alla variante di adeguamento al Pit/Pp regionale, auspicando che tale aggiornamento sappia dare risposte concrete ai bisogni dei territori, colga i cambiamenti avvenuti in questi anni e contribuisca, per quanto di competenza, a definire, in termini di previsione, le opportunità per lo sviluppo dell’economia e delle imprese. Edilizia, impiantistica e indotto sono ovviamente collegati anche alle scelte compiute negli atti pianificatori da parte degli enti e sono settori trainanti su cui l’attenzione della nostra organizzazione è molto alta: si tratta di un comparto che conta molte aziende e molti addetti nella nostra provincia e che merita di essere adeguatamente tutelato”.

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