Kme, la ripresa non prima del 2025. A Fornaci verso la proroga degli ammortizzatori sociali

Vertice con i sindacati: "Situazione ancora difficile con il rischio di dismissioni o cessioni di alcuni siti in Italia. Per quanto riguarda il forno flottante uno, ancora fermo a causa del sequestro a seguito dell’infortunio mortale, è stata fatta la prima perizia tecnica e continueranno le verifiche da parte dei periti incaricati dagli organismi competenti"

La ripresa? Non prima del 2025. E’ questo, nell’immediato, la prospettiva data al coordinamento nazionale dei sindacati Fim, Fiom e Uilm che stamani (24 luglio), hanno avuto un incontro con la direzione aziendale.

Sul tavolo c’era la situazione produttiva attuale, il premio di risultato e le prospettive degli stabilimenti in Italia. “Permane – sottolineano i coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm Michele Folloni, Massimo Braccini e Giacomo Saisi – un quadro produttivo generale difficoltoso per tutto il 2024, legato alla situazione di recessione complessiva dell’economia europea, le non chiare prospettive dei settori legati al rame quali l’automotive e l’edilizia. Si prevede una possibile ripresa degli ordinativi dal 2025″.

“Ci hanno comunicato – spiegano i sindacati – che il gruppo sta mettendo in atto politiche commerciali innovative e, nello stesso tempo, continua la politica di acquisizioni di altre imprese del settore. Purtroppo, hanno manifestato la possibilità di dismissioni o cessazioni di alcuni siti produttivi in Italia. Sul rinnovo del premio di risultato la discussione continuerà a seguito del periodo feriale, mentre si prospetta la possibile proroga degli ammortizzatori sociali nel sito di Fornaci di Barga. Per quanto riguarda il forno flottante uno, ancora fermo a causa del sequestro a seguito dell’infortunio mortale, è stata fatta la prima perizia tecnica e continueranno le verifiche da parte dei periti incaricati dagli organismi competenti”.

“Questa situazione – commentano i sindacati – sta comportando diversificazioni produttive e parti di lavorazioni stanno andando all’estero. E’ evidente che siamo di fronte ad una fase delicata in cui l’azienda rischia di perdere volumi produttivi, con tutte le ripercussioni negative che possono ricadere sui lavoratori. Anche le lingottiere e il settore dei tubi prodotti nello stabilimento Kme di Serravalle Scrivia sono in attesa di una possibile ripresa produttiva a pieno regime. Il prossimo incontro tra la direzione Kme ed il coordinamento sindacale nazionale del gruppo è previsto a fine agosto ed a seguito verranno convocate le assemblee dei lavoratori”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.