Imprese giovanili in calo nel 2023: la provincia di Lucca perde 80 aziende under 35

Tuttavia nel corso dell’anno sono nate 546 nuove realtà e ne sono cessate 214 per un saldo in attivo di 332 unità
Nel 2023 le imprese registrate condotte da giovani under 35 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa arretrano del -2,9% rispetto al 2022. La flessione risulta più contenuta rispetto a quello della Toscana (-3,5%) e a quella nazionale (-3%).
Il calo risente delle cancellazioni di imprese non più operative effettuate dagli uffici camerali ma soprattutto del progressivo invecchiamento degli imprenditori, usciti dalla categoria in numero superiore rispetto alle nuove imprese create da giovani. Nelle aree meno centrali delle tre province, dove i costi di insediamento sono più accessibili e le opportunità di lavoro dipendente sono più limitate, si osserva un’incidenza maggiore di imprese giovanili. Questi individui, probabilmente desiderosi di rimanere nei propri territori, scelgono di avviare un’attività imprenditoriale propria.
“Il calo delle imprese giovanili – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana nord ovest – mette in primo piano un tema più ampio e rilevante come quello demografico. Con un numero crescente di imprenditori che ‘invecchiano’ e un numero insufficiente di giovani che li rimpiazzano, diventa sempre più evidente l’importanza di affrontare questa sfida in modo proattivo. Promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile è infatti fondamentale non solo per la vitalità economica dei territori, ma è anche una forza trainante per l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali che stanno plasmando il futuro dell’economia. È quindi fondamentale adottare, ad ogni livello, iniziative che incentivino la partecipazione attiva dei giovani al mondo imprenditoriale, affinché possano garantire un futuro prospero e sostenibile per i nostri territori”.
In provincia di Lucca il numero di imprese giovanili è diminuito di 80 unità (-2,6%) nel 2023, scendendo sotto le 3 mila unità registrate: si tratta del 7,1% delle imprese lucchesi, in linea con il dato regionale (7,2%) ma inferiore a quello nazionale (8,5%). La diminuzione è avvenuta nonostante un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni, che non ha compensato le uscite di imprenditori dalla categoria per superamento del limite di età. Oltre la metà delle imprese giovanili si concentra tra commercio (709 unità), costruzioni (410) e alloggio e ristorazione (360). Nel 2023 presentano segno positivo soltanto l’industria (+5,8%), dove cresce la filiera nautica, e i Servizi alle imprese (+4%) grazie all’aumento della cura e manutenzione del paesaggio (per lo più giardinieri). In calo invece il commercio (-5,2%), dove crescono gli intermediari/agenti, l’alloggio e ristorazione (-1,6%) e i servizi alla persona che segnano un -6,6%. Diminuiscono anche le costruzioni (-2,4) e l’agricoltura, dove la flessione sfiora i dieci punti percentuali. Tra i territori, tutti in calo, Mediavalle e Garfagnana presentano la maggior incidenza di imprese giovanili.
Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di studi e ricerche (Isr) e dall’Ufficio studi della Camera di Commercio della Toscana nord-ovest in merito alla dinamica dell’imprenditoria giovanile nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2023.
Nel dettaglio in provincia di Lucca
Nel 2023 il numero di imprese giovanili (vale a dire condotte da imprenditori under 35) registrate in provincia di Lucca è diminuito del -2,6% (-80 unità) scendendo a fine dicembre a quota 2957 unità.
Tuttavia, nel corso dell’anno sono nate 546 nuove imprese “giovanili” e ne sono cessate 214 (al netto delle cancellazioni d’ufficio), per un saldo imprenditoriale in attivo di 332 unità che però non è riuscito a compensare le uscite dalla categoria per superamento del limite dei 35 anni di età. Si tratta infatti di un ‘paradosso apparente’ che trova la sua spiegazione nel progressivo invecchiamento degli imprenditori: molti di coloro che avevano avviato un’impresa in giovane età, nel corso del 2023 hanno superato la soglia dei 35 anni “uscendo” quindi dalla categoria. Sono quindi imprese che continuano a essere operative ma che non rientrano più nel novero delle giovanili. Questo fenomeno risulta determinante nella diminuzione del numero di imprese under 35.
Le iscrizioni e le cancellazioni risultano sui livelli minimi dell’ultimo decennio, in linea con quanto si osserva per il tessuto imprenditoriale provinciale complessivo, e la presenza di un saldo iscrizioni-cessazioni positivo ma insufficiente a compensare le “non più giovani” genera la diminuzione delle imprese osservata. Resta invece stabile l’incidenza giovanile sul totale delle imprese lucchesi, che si attesta al 7,1% contro il 7,2% dell’anno precedente, valore peraltro in sintonia con quello regionale (7,2%) ma inferiore a quello nazionale (8,5%).
La dinamica riscontrata nell’ultimo anno è coerente con quella dell’ultimo decennio che ha visto, fin dal 2011, un progressivo e costante ridimensionamento del tessuto imprenditoriale giovanile lucchese nonostante saldi imprenditoriali decisamente positivi lungo tutto il periodo: il numero di imprese giovanili si è ridotto del 40% negli ultimi dodici anni con un’incidenza sul totale delle imprese che è passata dal 10,8% al 7,1%. Una contrazione, quella rilevata per le imprese “giovani”, ben più marcata di quella che ha interessato, nello stesso periodo, l’intero complesso delle imprese lucchesi che è arretrato del -8%.
Il numero di imprenditori che ogni anno supera la soglia di età per essere classificato come “giovane” (35 anni) risulta elevato per almeno un paio di motivi: un aumento dell’età media di avvio delle imprese, con le persone che tendono a intraprendere più tardi nella vita, spesso dopo aver acquisito esperienza e competenze lavorative e di studio, che determina una permanenza inferiore tra le ‘giovanili’ e le coorti di età nate a partire dagli anni ’90 sono meno numerose rispetto alle generazioni precedenti. Questo significa che c’è un numero minore di persone nella fascia di età giovanile, e quindi anche di potenziali imprenditori under 35.
In particolare, i dati Istat segnalano nel periodo 2013-23 una diminuzione della popolazione residente in provincia di Lucca di età compresa tra i 18 ed i 34 anni pari al -7,7%, un valore ben più marcato della riduzione della popolazione complessiva che si ferma, nello stesso periodo, al -3,1%. Ciononostante, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovanili è sempre risultato positivo nell’ultimo decennio a conferma del contributo determinante che tali imprese hanno continuato ad assicurare nel tempo al sistema produttivo provinciale.
Prendendo in considerazione l’andamento nel 2023 delle forme giuridiche delle imprese giovanili si evidenza una contrazione generalizzata di tutte le tipologie, ad eccezione delle cooperative, rimaste stabili. La preponderanza nelle scelte costitutive è a favore dell’Impresa individuale che, con 2.148 unità, rappresenta oltre 7 imprese giovanili su 10 e un’incidenza sul totale delle imprese individuali della provincia del 10,6%. La flessione in termini numerici è di -37 unità rispetto al 2022, corrispondenti in percentuale al -1,7%.
Una decisa contrazione si registra invece per le società di persone, forma giuridica prescelta dai giovani imprenditori nel 6,7% dei casi (199 registrate), che perdono 24 unità nei dodici mesi (-10,8%). Una flessione poco superiore si rileva, invece, per le società di capitale che diminuiscono di 18 unità (-3%), scendendo a 586 unità per quasi il 20% delle imprese giovanili della provincia. I giovani imprenditori scelgono di costituire l’impresa prevalentemente come impresa individuale (450 iscrizioni nel 2023) o società di capitale (78 nuove imprese), mentre le società di persone (15 iscrizioni) e le altre forme giuridiche (3) risultano meno gettonate.
La disaggregazione per settore economico rivela come la metà delle imprese giovanili della provincia si concentri nei settori del Commercio, delle Costruzioni e dell’Alloggio e ristorazione. Nel 2023, inoltre, presentano segno positivo soltanto l’Industria e i Servizi alle imprese. Il numero maggiore di imprese si riscontra nel settore del Commercio che nell’anno perde 39 unità (-5,2%) attestandosi in termini assoluti a 709 unità, corrispondenti al 24% delle giovanili della provincia, con un’incidenza sul totale settoriale (under e over 35) del 7,3%. All’interno del settore l’incidenza giovanile risulta particolarmente elevata per le attività di e-commerce, dove quasi un’impresa su quattro delle 70 imprese è “under 35”.
Sempre nei servizi, le attività di alloggio e ristorazione diminuiscono di sei unità (-1,6%) portandosi a quota 360, il 12,2% delle imprese giovanili, rappresentando l’8,6% del complesso delle imprese provinciali del “turismo”. Aumentano invece i servizi alle imprese (+23 unità; +4%), dove opera un’impresa giovanile su cinque (592 unità), grazie anche al positivo andamento delle attività di Cura e manutenzione del paesaggio (per lo più giardinieri), mentre si segnala una diminuzione dei servizi alla persona (-19; -6,6%), con quasi la metà dei giovani imprenditori operanti nella attività di parrucchieri e altri trattamenti estetici (117 imprese).
Come segnalato in precedenza, l’industria cresce (+5,8%) salendo a 273 unità grazie al contributo delle imprese di supporto alla cantieristica nautica (riparazione e manutenzione), mentre le Costruzioni (410 unità; 13,9% del totale) segnano una diminuzione di -10 unità (-2,4%) nei dodici mesi, con un’incidenza giovanile nel settore di appena il 6%. Segno negativo anche per l’agricoltura (-22 unità; -9,8%) che si ferma a 202 unità registrate, il 6,8% delle giovanili e l’8,7% delle imprese del settore. La imprese lucchesi a guida giovanile ed artigiane sono 847, corrispondenti al 28,6% delle imprese under 35 lucchesi, un valore superiore a quello relativo al totale delle imprese della provincia (26,2%). Nell’anno hanno rilevato una flessione del -2,3%.
A livello territoriale il più elevato numero di imprese guidate da giovani si riscontra in Versilia, dove al 31 dicembre 2023 risultano registrate 1.345 unità, pari al 45,5% del totale dell’area, un valore in calo del -3,2% nell’ultimo anno che porta al 7% la relativa incidenza sul totale delle imprese. A seguire, con una consistenza di poco inferiore, la Piana di Lucca (1.231 imprese) segna un -1,8%, con un’incidenza giovanile al 7%. Chiudono la ripartizione, con valori inferiori, la Mediavalle del Serchio con 194 imprese, in calo del -2,5%% e con un’incidenza del 7,7%, e la Garfagnana con 187 imprese, un valore in flessione del -4,6% nell’anno per un’incidenza sul totale imprese dell’8%.eri definiti nella tabella sotto indicata.