Sempre meno giovani tra gli imprenditori: un calo del 2 per 100

I dati della Camera di Commercio segnalano un arretramento rispetto all’ultimo periodo
A fronte di una leggera crescita del numero complessivo delle imprese tra il 2021 ed il 2022 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, i dati sulla dinamica imprenditoriale giovanile registrano invece una contrazione segnalando, quindi, un progressivo “invecchiamento” della classe imprenditoriale. A calare sono soprattutto le imprese costituite come ditte individuali ed operanti nel commercio e nei servizi. Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – Isr su Movimprese, l’analisi statistica della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere-Stockview.
“Il calo del numero di imprese giovanili, frutto anche del progressivo invecchiamento della popolazione, rappresenta un ostacolo all’innovazione, allo sviluppo di nuove idee e all’espansione di nuovi settori – dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –. Ma non solo. La sempre minore presenza di giovani al governo dell’impresa è anche un rischio per la continuità di tante attività a conduzione familiare che, con l’uscita di scena delle generazioni più anziane ed il mancato ingresso dei giovani, si ritrovano spesso costrette a chiudere. Per contrastare questo fenomeno, in atto da tempo, è necessario intraprendere tutte le iniziative che portino ad una maggiore presenza di giovani imprenditori nel tessuto sociale contribuendo in questo modo a stimolare la crescita economica dei nostri territori”.
Le imprese giovanili in provincia di Lucca nel 2022
Mentre il tessuto imprenditoriale lucchese cresce, nel 2022, dello 0,5% le imprese giovanili arretrano del 2%. Si tratta di una flessione di 62 unità rispetto al 2021 che porta il totale delle imprese “under 35” a fine 2022 a quota 3.055. Il fenomeno è riconducibile non solo all’uscita dal mercato delle aziende per motivi di carattere economico ma anche dal “travaso” delle giovanili nelle classi di imprese “over” 35.
Si tratta di una flessione che si inserisce in un progressivo ridimensionamento del tessuto imprenditoriale giovanile che in provincia di Lucca, nel giro di 10 anni, si è ridotto del 34%: un valore nettamente inferiore al complesso del tessuto imprenditoriale che, nello stesso periodo, è arretrato del 4%. Tale andamento è ovviamente influenzato da ormai note evoluzioni demografiche. I dati Istat sulla popolazione residente in provincia di Lucca segnalano infatti, nell’ultimo decennio, una contrazione del 9% della popolazione di età compresa tra i 18 ed i 35 anni: un valore decisamente peggiore rispetto alla popolazione residente nel suo complesso che nello stesso periodo si riduce del 3%. Osservando la serie storica del saldo tra iscrizioni-cessazioni si evidenzia tuttavia il contributo determinante che le imprese giovanili hanno continuato ad assicurare saldo iscritte-cessate. Lungo tutto il decennio esaminato, infatti, la componente delle imprese giovanili ha sempre fatto registrare saldi positivi. In altre parole, senza il contributo delle imprese avviate da under 35 il bilancio tra aperture e chiusure sarebbe stato negativo.
Così come rilevato per i valori assoluti, si riduce anche l’incidenza delle imprese giovanili sul complesso delle imprese che nel 2022 si ferma al 7,2%, un valore leggermente inferiore a quello dell’anno precedente e tutto sommato in linea con la Toscana (7,3%) ma sotto la media nazionale che, invece, risulta essere dell’8,7%.
Per questa analisi sono state considerate imprese giovanili quelle la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni. In generale si considerano giovani le imprese la cui partecipazione di giovani risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da giovani.
Considerando la dinamica dal punto di vista delle forme giuridiche nell’ultimo anno si osserva una crescita delle società di capitale a conduzione giovanile (+2%) a fronte di diminuzioni in tutte le altre forme giuridiche, con l’eccezione delle cooperative che segnalano un lieve aumento. Ovviamente, considerando la loro rilevanza, pesa molto sul risultato complessivo il -2% messo a segno dalle imprese individuali. Ben 7 imprese giovanili su 10 (in valore assoluto 2.198) sono infatti costituite in quella forma, seguono le società di capitali (che rappresentano il 20%) e le società di persone (il 7%). L’incidenza delle varie forme giuridiche delle imprese giovanili sul totale risulta essere molto contenuta con il valore più elevato toccato dalle ditte individuali (11%).
La disaggregazione delle imprese giovanili lucchesi per settore economico mostra come nel 2022 la quota maggiore sia concentrata nel commercio, con un peso del 25% sul totale. Seguono le imprese giovanili nelle costruzioni con il 14% sul totale e con il 12% le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. Questi tre settori rappresentano la metà delle imprese giovanili della provincia. Per questo, la flessione di questi comparti influisce notevolmente sul totale della dinamica imprenditoriale giovanile. Tra il 2022 ed il 2021 flettono infatti del 5% i servizi di alloggio e ristorazione, del 4% il commercio e del 2% le costruzioni. Tra gli altri comparti diminuiscono anche le imprese del manifatturiero (-3%) mentre crescono l’agricoltura e le attività di servizi alle imprese +4%.
L’incidenza, a livello settoriale, delle imprese giovanili risulta molto contenuta: il valore più elevato è infatti toccato dai servizi alle imprese (12%).