Industria, in provincia di Lucca crescono le imprese straniere: sono l’11 per 100 del totale

8 maggio 2023 | 12:23
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Industria, in provincia di Lucca crescono le imprese straniere: sono l’11 per 100 del totale

Le imprese condotte da imprenditori di altri Paesi sono cresciute del 26%

Nel 2022 i dati relativi al tessuto imprenditoriale straniero, nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, registrano una crescita intorno al 4% rispetto al 2021 trainata, in particolare, dalle costruzioni e dal commercio e, per quanto concerne le forme giuridiche, dalle ditte individuali. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.

“La crescente presenza di imprese straniere rappresenta un’opportunità di integrazione e sviluppo per il nostro territorio – dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – I dati evidenziano che si tratta per lo più di imprese che operano soprattutto nei settori dell’edilizia, che ha maggiormente beneficiato di ampi stimoli fiscali, del commercio e dei servizi. Comparti per i quali l’avvio di una nuova attività per soggetti, come gli stranieri, è più accessibile, in quanto è necessario un investimento iniziale più contenuto rispetto ad esempio al manifatturiero. Siamo convinti che la crescente presenza di imprese straniere, anche in considerazione di una fase demografica declinante per il nostro paese, rappresenti un valore aggiunto per la nostra economia”.

La dinamica delle imprese straniere in provincia di Lucca nel 2022

Con quasi 5 mila imprese a fine 2022, l’11,5% del totale provinciale, l’imprenditoria straniera si conferma una componente rilevante e dinamica del tessuto imprenditoriale lucchese.

La crescita delle imprese straniere in provincia di Lucca è proseguita anche nel 2022 mettendo a segno un +4,3% rispetto all’anno precedente, in valore assoluto +201 unità, portandosi a 4.922 imprese registrate a fine anno. Si tratta della crescita più elevata dal 2011 e in accelerazione di 0,6 punti percentuali rispetto al 2021.

L’incremento registrato nel 2022 risulta di poco inferiore sia a quello medio toscano (+4,9%), dove l’incidenza straniera arriva al 15,1%, sia al nazionale (+4,5%) che si ferma invece al 10,8% del tessuto imprenditoriale.

Nel corso dell’ultimo decennio le imprese straniere in provincia sono aumentate del +26%, per oltre mille imprese in più, un valore significativamente inferiore al complesso del tessuto imprenditoriale che, nello stesso periodo, è invece arretrato del 4,4%. La crescita è stata costante nel tempo e ha portato il rispettivo peso sul tessuto imprenditoriale dall’8,8% del 2012 all’attuale 11,5%.

Il progressivo aumento della popolazione straniera residente alimenta tale dinamica, risultando un fattore di crescita per l’economia nazionale e locale. Si tratta però spesso di imprese poco strutturate, espressione delle capacità del singolo e delle opportunità offerte dal mercato.

Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere lucchesi, infatti, si rileva come nel 77% dei casi si tratti di imprese individuali, cresciute del +2,5% nell’ultimo anno, nel 16% società di capitali (+12,6%, grazie all’attrattività della normativa sulle Srls), nel 5% di società di persone (+5,9%), mentre il restante 2% è costituito in altre forme giuridiche. In termini di incidenza, il 18% delle imprese a conduzione individuale in provincia è straniera (quasi una ditta individuale su cinque), mentre per le altre forme giuridiche si rilevano valori meno elevati, con le società di capitali straniere al 7% del rispettivo totale, quelle di persone al 3% e le altre forme al 6%.

Si considerano imprese di stranieri l’insieme di quelle in cui la partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche ricoperte.

Prendendo in considerazione la nazionalità, il 72% delle imprese straniere è riferibile a paesi extra-Ue, mentre il 27% all’area comunitaria.

A livello settoriale, in termini assoluti l’ampliamento della platea imprenditoriale straniera ha riguardato principalmente il settore delle costruzioni con 81 imprese in più (+5,5%) negli ultimi 12 mesi. Seguono le attività manifatturiere (+38 unità; +9,2%), i servizi alle imprese (noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese: +20 unità; +5,8%), il commercio (+16 unità; +1,3%), i servizi di alloggio e ristorazione (+12 unità; +3,3%) e l’agricoltura (+8 unità; +6,5%).

A fine 2022 la maggiore concentrazione di imprese guidate da stranieri si rileva nel comparto delle costruzioni con 1.546 attività (pari al 31,4% del complesso dell’imprenditoria straniera lucchese) e nel commercio con 1.261 (25,6% del totale). Seguono a distanza le attività manifatturiere con 453 imprese (9,2% del totale), quelle di alloggio e ristorazione (376 imprese ovvero il 7,6%) e i servizi alle imprese (366 per il 7,4%).

Delle quasi 5 mila imprese straniere registrate in provincia, 1.137 sono imprese in rosa, il 23,1% del totale, un valore in lieve crescita ma ancora significativamente al disotto della media regionale che tocca il 27,5%.

La quota di imprese a guida straniera ed artigiane tocca invece il 36,8%, con 1.811 unità, un valore in crescita legato al positivo andamento dei settori di specializzazione a prevalente vocazione artigiana.

A livello territoriale si evidenza come la più elevata presenza di imprese a guida straniera sia nella Piana di Lucca, dove risultano registrate 2.369 unità per il 13,2% del totale dell’area, un valore superiore alla media provinciale (11,5%). In Versilia (1.995 unità) l’incidenza si ferma invece al 10,1%, mentre in Media Valle del Serchio le imprese straniere sono 368, per un’incidenza sul totale che tocca il 14,1%, e in Garfagnana 190, l’8% del totale dell’area.