Parco delle Alpi Apuane, approvato il bilancio 2021

Il Consiglio regionale ha dato l’ok al conto economico dell’Ente
L’aula di palazzo del Pegaso (Firenze) ha approvato a maggioranza il bilancio di esercizio 2021 dell’ente parco regionale delle Alpi Apuane, con 22 voti a favore e 11 contrari.
La comunità del Parco (composta dai rappresentanti delle Province e dai sindaci dei Comuni i cui territori sono ricompresi nel territorio del Parco) ha espresso parere positivo sul conto economico, così come il Collegio dei Revisori, pur sottolineando il ritardo con il quale è stato presentato. Come illustrato dalla presidente della commissione territorio e ambiente, Lucia De Robertis, il valore della produzione, pari a 1.785.936,80 euro, è costituito per lo più da contributi dalla Regione Toscana per il funzionamento (1.154.000 euro) e da altri soggetti pubblici (226.044,56 euro).
I costi della produzione ammontano a 1.680.384,86 euro (più 1,29 per cento rispetto al 2020), suddivisa tra acquisti di beni, per oltre 33 mila euro (meno 16,79 per cento rispetto alla precedente annualità, con un decremento dei materiali per musei e mostre, a causa della pandemia), manutenzioni e riparazioni, per 89.723,68 euro che riguardano gli immobili destinati all’attività didattica, ambientale e sperimentale del Parco e gli automezzi.
La voce acquisti di servizi, pari a 317.453,39 euro (più 4,98 per cento), comprende varie tipologie di costo, dalle diverse utenze ai servizi di informazione turistica e di soggiorno, passando dalle borse di studio. I costi per il personale ammontano a 930.612,29 euro, con un aumento di oltre 31mila euro rispetto al 2020. Un incremento apparente, visto che nella posta sono stati inseriti gli accantonamenti per rinnovi contrattuali che nell’anno precedente erano inseriti nella voce accantonamenti. Il personale del Parco è di 20 dipendenti, a fronte di una dotazione organica di 25.
Come riportato nell’atto, “vi sono anche alcuni aspetti problematici”: la sostanziale diminuzione del contributo ordinario della Regione Toscana negli anni; le modifiche alla legge regionale 30/2015 che ha visto l’eliminazione dei contributi delle province; le difficoltà inerenti il cambio di software gestionale della contabilità. Il Parco, inoltre, segnala anche la difficoltà di reperire risorse per le spese di investimento, che attualmente sono limitate alla quota di utile accantonata dallo stesso. Da qui l’auspicio di poter contare in futuro su maggiori risorse per investimenti da parte della Regione. La presidente ha concluso il proprio intervento ricordando che l’utile è pari a 33.600 euro, in leggero calo rispetto all’esercizio precedente e proponendo di mantenerlo nella immediata disponibilità dell’ente.
Massimilano Riccardo Baldini ha posto l’accento sul ritardo che caratterizza questi bilanci, per difficoltà legate anche a carenza del personale. Da qui l’invito a pensare ad un Piano strategico dei Parchi regionali e quindi ad una “nuova governance” per tutte e tre le aree. Tra i temi specifici, il consigliere si è inoltre soffermato sul rispetto del cronoprogramma delle dismissioni; sulle contribuzioni dei Comuni che sono in ritardo; e infine sul fondo rischi per i contenziosi in corso. Da qui l’annuncio del voto negativo del proprio gruppo.
Stessa espressione di voto anche da parte del vicepresidente della commissione territorio e ambiente, Alessandro Capecchi, che ha invitato a riflettere sul livello di integrazione operativa tra i Parchi, visto che la Giunta regionale, da diversi anni, invita gli stessi a collaborare tra loro. Poi, riprendendo la relazione che accompagna il bilancio, il consigliere si è soffermato sulla difficoltà a sviluppare gli investimenti programmati, e ha anche ricordato che ad oggi manca un componente del Consiglio direttivo e che lo stesso presidente ha il mandato scaduto. “Non ho intercettato atti di nomina in queste ore”, ha concluso.