Lavoro, in provincia di Lucca oltre 3mila assunzioni previste a gennaio: cala la richiesta di laureati

25 gennaio 2023 | 14:31
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Lavoro, in provincia di Lucca oltre 3mila assunzioni previste a gennaio: cala la richiesta di laureati

In provincia l’occupazione programmata dalle aziende cresce di otto punti percentuali rispetto a un anno fa: nel trimestre gennaio-marzo salgono a 8520 le unità ricercate sul territorio

Sono 8210 i lavoratori ricercati dalle imprese nel mese di gennaio nei territori della Toscana nord ovest e salgono a quasi 21mila unità per il trimestre gennaio-marzo 2023. Numeri che mostrano segnali incoraggianti e in alcuni casi in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e regionale anche se rimangono le difficoltà delle imprese a trovare i lavoratori necessari in tutte e tre le province.

In particolare a gennaio le imprese lucchesi programmano di assumere 3060 lavoratori, un valore in crescita di otto punti percentuali rispetto a un anno fa quando la domanda di lavoro delle imprese era stata di 2830 unità.

Questo è quanto emerge dai dati rilevati per il mese di gennaio 2023 su un campione di quasi 2300 imprese delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa con dipendenti del Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana nord ovest e dall’Istituto studi e ricerche.

“La ricerca di profili professionali corrispondenti alle esigenze delle imprese è aspetto che diventa sempre più di rilievo – ha dichiarato Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana nord ovest – che comporta anche conseguenti criticità per le imprese che non riescono a ricoprire la domanda di lavoro per poter fare fronte alle richieste del mercato. Il sistema camerale cerca di colmare questo divario con progetti, come Excelsiorienta, per aiutare studenti a scegliere un futuro professionale in linea con i propri talenti e proprie passioni, tenendo presente contemporaneamente le opportunità del mondo del lavoro, in modo da poter fare la scelta giusta nel momento della scelta dell’indirizzo di studio”.

Excelsiorienta è la nuova piattaforma che Unioncamere ha ideato per aiutare studenti e studentesse a orientarsi nel mondo del lavoro. Nato all’interno del Sistema Informativo Excelsior, il portale si rivolge a due tipi di utenti: da una parte, i ragazzi e le ragazze delle scuole medie e degli istituti superiori; dall’altra, i genitori e gli insegnanti che sono chiamati a guidare i più giovani e aiutarli a diventare sempre più consapevoli del contesto – sia formativo sia professionale – che li circonda. Il sito offre diversi strumenti per esplorare il mondo del lavoro in Italia e capire quali sono le professioni che meglio si adattano alle attitudini e alle passioni di uno studente o di una studentessa.

Con ‘Guida alla carriera’, l’utente ha a disposizione un database strutturato ed esaustivo di tutte le professioni presenti sul mercato e di tutti i percorsi di studio che i ragazzi possono intraprendere per sviluppare il proprio potenziale. In parallelo, la sezione ‘Guida all’imprenditorialità’ fornisce consigli, indicazioni e suggerimenti per chi fosse interessato a ‘mettersi in proprio’, approfondire le competenze dell’imprenditorialità e avviare una propria attività.

I dettagli della domanda di lavoro in provincia di Lucca

Nel mese di gennaio 2023 le imprese lucchesi programmano di assumere 3060 lavoratori, un valore in crescita di otto punti percentuali rispetto a un anno fa quando la domanda di lavoro delle imprese era stata di 2830 unità. Le assunzioni previste salgono invece a 8520 nell’intero trimestre gennaio-marzo 2023, facendo segnare un incremento del +19 per cento su base annua per 1370 entrate in più.

A gennaio le assunzioni in programma si concentreranno per il 60% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; ai giovani con meno di 30 anni sarà riservato il 28% dei posti.

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro rimane sui livelli elevati dell’ultimo scorcio del 2022: le imprese prevedono difficoltà nel reperimento dei profili desiderati per il 49% delle entrate in programma, un valore significativamente superiore al 37% di gennaio 2022 ma in linea con il dato di dicembre. Tra le cause, la più indicata dalle imprese resta la mancanza di candidati (28% delle entrate), stabile rispetto a dicembre ma in aumento rispetto a gennaio 2022 (+8 punti percentuali); cresce anche la preparazione inadeguata dei candidati che arriva al 16% dei casi, quattro punti percentuali in più di un anno fa. Alle figure in ingresso viene inoltre richiesto di aver maturato una precedente esperienza nel settore nel 40% dei casi e nella professione nel 27%.

Il 32% dei contratti proposti a gennaio dalle imprese lucchesi è stabile – a tempo indeterminato (24%) o di apprendistato (8%) – mentre per il restante 68% si tratta di rapporti a termine: con contratto a tempo determinato per il 46% delle entrate, di somministrazione per il 9% e con contratti non alle dipendenze per l’8% delle assunzioni; minore il ricorso a contratti di collaborazione (4%) e alle altre tipologie di contratti alle dipendenze (1%).

Le imprese dei servizi del manifatturiero programmano 1840 assunzioni nel mese, in aumento del +9% (+150 unità) rispetto a gennaio 2022: la dinamica risulta particolarmente positiva per il turismo (alloggio e ristorazione), che cresce del +30% (+100 unità) arrivando a 430 assunzioni nel mese, e per i servizi alle persone che incrementano la richiesta di lavoratori del +21% (+60 unità) per complessive 340 unità. Cresce anche il commercio (410 assunzioni; +5%) mentre per i servizi alle imprese (660 entrate) si rileva una flessione contenuta al -6%.

Dopo buona parte del 2022 in negativo, a gennaio torna a crescere la richiesta di lavoratori del comparto industriale (1.220 entrate) che mette a segno un +7% per 80 assunzioni in più rispetto a dodici mesi fa. La crescita si concentra nelle costruzioni, che programmano 360 assunzioni nel mese (+29%), mentre il comparto manifatturiero (860 entrate previste) resta stabile su base annua.

La richiesta di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine incrementa del +4%, arrivando a 1100 unità nel mese (40 in più rispetto a gennaio 2022), spinta dalla domanda di operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (450 unità; +32%), di conduttori di macchinari mobili e di operai specializzati nell’industria chimica e della plastica (+30 per entrambi) e di operai edili (+20). Diminuiscono invece le opportunità offerte agli operai specializzati nelle industrie del sistema moda (-80 entrate), della carta e del legno, dell’alimentare e ai conduttori di mezzi di trasporto (-20 per ognuno).

Cresce anche la richiesta di impiegati, professioni commerciali e nei servizi, che fa segnare un +16% (+120 unità) su base annua arrivando a programmare 890 entrate nel mese. Nel dettaglio, aumentano le opportunità per cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (320 lavoratori richiesti; +23%), ma anche per commessi e personale qualificato nel commercio (150 entrate). Cresce anche la richiesta di professioni non qualificate (460 unità; +35%), mentre per dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (620) si rileva una flessione del -6%, per 40 assunzioni previste in meno rispetto a dodici mesi fa.

Resta elevata la richiesta di giovani under 30, pari al 28% del totale assunzioni, 8 punti percentuali in più rispetto a inizio 2022 ma in calo rispetto al 35% registrato a dicembre. Le imprese lucchesi ritengono che l’età non sia un fattore determinante nella scelta dei canditati per il 24% delle assunzioni programmate: conseguentemente le possibilità potenziali di impiego giovanile salgono alla metà delle assunzioni. Per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine la richiesta di giovani interessa un’assunzione su tre in programma, mentre nelle professioni con elevata specializzazione e in quelle impiegatizie, commerciali e nei servizi si ferma rispettivamente al 29% e al 27%; scende infine al 14% nelle professioni non qualificate.

Restano elevate le difficoltà che le imprese lucchesi incontrano nella ricerca delle figure professionali richieste, pari al 49% delle assunzioni in programma, un valore in linea con il dato di dicembre ma 12 punti percentuali in più rispetto a inizio 2022. Le difficoltà risultano lievemente superiori sia al dato regionale (47%), che a quello nazionale che si ferma al 46%.

Le imprese segnalano un incremento delle difficoltà rilevate nel reperimento di candidati ritenuti idonei per tutti i gruppi professionali. Per operai specializzati, conduttori di impianti e macchine le difficoltà raggiungono il 59% (dal 43% di un anno fa) crescendo molto anche rispetto a dicembre quando avevano interessato il 51% delle assunzioni in programma: in particolare, risulta difficoltoso reperire operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (difficoltà al 78%), conduttori di mezzi di trasporto (66%) e operai nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (56%). Per dirigenti e professioni con elevata specializzazione le difficoltà interessano il 56% delle figure richieste (54% a gennaio 2022): farmacisti e biologi (67%), tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (62%), tecnici amministrativi e finanziari (60%) e tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (58%) sono i più difficili da trovare.

Per impiegati e professioni commerciali e nei servizi le difficoltà arrivano al 37% dei casi (23% a gennaio 2022 ma 46% a dicembre): per le figure maggiormente richieste i problemi di reperimento risultano minori, in particolare cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (32%), commessi e altro personale qualificato del commercio (31%) e personale di amministrazione, segreteria e servizi generali (30%), mentre salgono per operatori della cura estetica (69%) e dell’assistenza sociale (55%). Per le professioni non qualificate, infine, le difficoltà di reperimento si attestano al 37%, in forte aumento dal 13% di un anno fa e sui livelli elevati già registrati a dicembre (38%).

Diminuisce a gennaio la richiesta di laureati (430 assunzioni) e diplomati di scuola secondaria (920): per i primi il calo è del -4% rispetto a un anno fa, mentre per i secondi arriva al -6%. Cresce invece la domanda di lavoratori con qualifiche-diplomi professionali (640 entrate; +16%), assieme a quella di diplomati ITS (40 unità) e di personale senza titolo di studio (1.030 entrate) che sale del +26% rispetto a gennaio 2022.

Tra gli indirizzi di laurea il più richiesto dalle aziende lucchesi resta quello economico (90 assunzioni previste), seguito da ingegneria industriale (70) e da insegnamento e formazione (50). Gli indirizzi più ricercati tra i diplomi secondari sono amministrazione, finanza e marketing (240 entrate) e meccanica, meccatronica ed energia (160), mentre tra le qualifiche/diplomi professionali le maggiori opportunità di impiego sono offerte dagli indirizzi meccanica (200 unità) e trasformazione agroalimentare (100).