Polemiche sulla carenza di personale sanitario, la risposta dell’Asl Nord Ovest: “Mai negato il problema”

La direzione dell’azienda: “Siamo impegnati a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per reperire operatori”
Carenza di personale sanitario, in merito alle recenti polemiche scoppiate sull’allarmante situazione sul territorio dell’Usl Toscana nord ovest, la direzione dell’azienda risponde: “Non abbiamo mai negato le problematiche esistenti, né detto che è tutto a posto”.
La direzione dichiara invece di essere “ben consapevole delle difficoltà, comuni al livello regionale e a quello nazionale” e di monitorare costantemente la situazione, in quanto “fortemente preoccupata ma anche impegnata a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per reperire personale”.
In particolare, come noto, la carenza riguarda alcune specialità mediche, e l’azienda afferma di stare attuando “una lunga serie di azioni, quelle contemplate dalle normative e compatibili con il funzionamento generale e con gli equilibri del sistema sanitario. In particolare – prosegue – sono stati pubblicati molti bandi per incarichi professionali e per personale Sumai (medicina specialistica convenzionata interna). Contestualmente sono stati adottati modelli organizzativi a minor consumo di risorse mediche, come a titolo esemplificativo il progetto Cal avviato in più zone per il settore della nefrologia e dialisi”.
“A livello territoriale sono state attuate, inoltre, azioni di collaborazione e integrazione del personale che hanno permesso di garantire l’assistenza, come avvenuto ad esempio per il lavoro di rete avviato tra sanità territoriale e medicina generale nelle valli etrusche e per l’attività di guardia turistica all’isola d’Elba, assicurata grazie a un accordo con i medici di medicina generale di quella zona”.
“Intanto – specifica la direzione dell’azienda – per sostituire gli ex Usca sono stati anche attivati nuovi contratti libero professionali (fino a oggi hanno risposto al bando una ventina di medici). Nei servizi in cui si è verificata la disponibilità dei professionisti è stata poi applicata la produttività aggiuntiva (attività fuori orario di servizio pagata a termini di contratto)”.
“Si è anche cercata la collaborazione con l’università, che in alcuni casi ha portato a dei risultati concreti, come l’arrivo di 12 specializzandi per le strutture di pronto soccorso o la costante sinergia nel settore materno infantile. Certo, tutto questo ancora non basta ma sono e saranno sempre massimi l’attenzione e gli sforzi profusi dall’Asl per arrivare a garantire in ogni ambito territoriale una dotazione organica il più possibile vicina a quella necessaria”.
La direzione dell’Asl Toscana nord ovest coglie infine l’occasione “per ringraziare i tanti operatori sociosanitari dell’azienda che, con professionalità e abnegazione, negli ospedali come sul territorio, hanno lavorato e stanno lavorando per assicurare attività efficaci ed efficienti, nonostante le difficoltà”, e sottolinea nuovamente “la volontà prioritaria e sentita della direzione, come del personale dipendente, reperire nuovi operatori sanitari, pur in un contesto complesso come quello attuale”.
“In tutti i territori – conclude – si lavora anche a una semplificazione dei percorsi, in un’ottica di lavoro in rete, di integrazione dei servizi e di sempre miglior utilizzo delle risorse disponibili”.