Uiltec: “Kedrion, preoccupati per il piano di riorganizzazione”





Borghini: “Queste operazioni rischiano di ricadere sui lavoratori”
E’ un bilancio positivo sotto il profilo dei numeri quello della Uiltec Toscana Nord, tracciato durante l’ultimo direttivo per Lucca e Massa Carrara che si è svolto ieri mattina (8 aprile) alla presenza del segretario regionale Uiltec, Claudio Di Caro, e del segretario Uil area nord Toscana, Franco Borghini, in vista del prossimo congresso che si svolgerà a fine maggio.
In questi quattro anni la Uiltec è cresciuta: “L’organizzazione a livello territoriale ha saputo aumentare i propri iscritti di circa il 30% – sottolinea Graziani – e questo a dimostrazione di quanto di buono è stato fatto sempre a favore dei lavoratori”. Ma il direttivo è anche il momento di tracciare un bilancio politico di quel che accade sul territorio e purtroppo dopo due anni di pandemia lo scoppio del conflitto in Ucraina sta generando ripercussioni economiche gravissime. “A Lucca una delle preoccupazioni principali riguarda la Kedrion, sul versante garfagnino – prosegue Graziani -. L’azienda sta avviando un progetto di riorganizzazione e si sa che queste operazioni cercano di solito di rivedere i costi e questo porta a toccare in un modo o nell’altro i lavoratori”.
Sul fronte massese invece resta la maggiore vertenza, quella della Sanac: “Ancora oggi, dopo anni, non trova né pace né soluzioni. Siamo in attesa di indicazioni sull’esito della nuova fase di gara che durerà mesi e questo ci preoccupa sul fronte dell’ordinarietà e della tenuta dello stabilimento perché i tempi lunghi sacrificano risorse e speranze. Le commesse dall’Ilva di Taranto restano ferme, Acciaierie d’Italia continua a non acquistare prodotti da Sanac nonostante per anni fosse stata il punto di riferimento della siderurgia in Italia. Un cambio di rotta che è già costato il fermo allo stabilimento di Grogastu. Massa ancora mantiene l’attività ma non può reggere all’infinito”. C’è anche qualche nuova buona notizia: “C’è stato un cambio di governance alla Uee Italia di Quercia, ad Aulla, ex Cheddite, grazie a una cordata di imprenditori dello spezzino che ha dato nuove speranze a oltre una trentina di lavoratori. Con la nuova governance speriamo di ricostruire relazioni sindacali e aspettiamo una convocazione” prosegue Graziani che chiude con le paure per le aziende di servizi, come gas, luce e acqua, ma soprattutto per il tessile: “Un settore messo in ginocchio dalla pandemia che sperava nella ripresa post covid ma il conflitto sta generando altri enormi problemi che rischiano di essere la scure definitiva”.