Investire in Borsa: ecco come farlo grazie alla tecnologia IT

10 aprile 2021 | 08:42
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Investire in Borsa: ecco come farlo grazie alla tecnologia IT

Oggi sempre più persone si chiedono come poter reinvestire i propri risparmi, soprattutto in un contesto storico come questo dove molte opportunità ci vengono precluse a causa della crisi pandemica e delle restrizioni relative ai contatti sociali.

Era quindi naturale che sempre più persone si sarebbero riversate sul mondo IT e di tutto ciò che è possibile sfruttare grazie all’enorme balzo in avanti fatto negli ultimi anni in questo settore. Da qui quindi l’avanzata degli investimenti online e delle piattaforme di trading.

Grazie perciò a questo articolo sull’investire in borsa (clicca per aprire) pubblicato sul sito specializzato in trading online EdilBroker.it, abbiamo deciso di scrivere un piccolo vademecum sull’argomento.

Investire in borsa col trading online

Dalle nostre ricerche risulta evidente che ad oggi il metodo più facile per poter investire in borsa risulta essere quello di utilizzare una piattaforma per il trading online.

Queste piattaforme vengono fornite da dei broker online, dei servizi il cui compito risulta essere quello di intercedere tra noi e i mercati finanziari in modo da darci il via libera e trasformarci in dei veri e propri trader.

Per fare ciò però, un servizio di brokeraggio deve essere necessariamente regolamentato da un ente finanziario regolatore il cui compito è quello di vigilare su questo tipo di attività in modo che non ci siano irregolarità o frodi.

Tra le licenze maggiormente richieste rilasciate da questi enti ricordiamo:

  • La licenza CONSOB: certifica il rispetto delle regole utili a svolgere questo servizio in Italia;
  • La licenza CySEC: certifica il rispetto delle regole utili a svolgere questo servizio nell’Unione Europea;
  • La licenza FCA: certifica il rispetto delle regole utili a svolgere questo servizio nel Regno Unito;
  • La licenza ASIC: certifica il rispetto delle regole utili a svolgere questo servizio in Australia;
  • La licenza FinCEN: certifica il rispetto delle regole utili a svolgere questo servizio in diversi stati federali degli Stati Uniti d’America.

Una volta quindi aver controllato che un broker di nostro interesse sia in possesso delle certificazioni utili al territorio in cui siamo di stanza, possiamo passare all’analisi delle piattaforme con cui questo servizio viene erogato.

Piattaforme di trading online: cosa c’è da sapere

Una piattaforma per il trading online sarà il mezzo principale con cui ci ritroveremo ad investire in rete una volta aperto un conto trader con un broker regolamentato. Queste piattaforme si dividono per diverse caratteristiche tecniche, feature e servizi, ma possono essere divise in due grandi categorie:

  • Piattaforme di trading online proprietarie: sono le piattaforme implementate dallo stesso broker che ci concede la possibilità di aprire un conto trader, pensate appositamente per il conto da noi scelto ed è legato esclusivamente a quel broker (solitamente). Esempio sicuramente familiare a tutti di questa tipologia di piattaforme è eToro.
  • Piattaforme di trading online terze: sono le piattaforme sviluppate da società terze ed esterne al broker da noi scelto per aprire un conto trader. Per chi è già pratico di trading online, un esempio tipico di questa tipologia di piattaforme sono MetaTrader 4 e MetaTrader 5, entrambe implementate dell’altrettanto famosa casa produttrice di software per il trading MetaQuotes.

Per renderci conto delle differenze tra due o più piattaforme, una buona idea è quella di utilizzare un conto demo. Questo tipo di conti di prova sono gratuiti e ci permetteranno di investire con un balance virtuale che si comporterà esattamente come se avessimo versato soldi denari sul nostro conto e sono tra i metodi preferiti dai neofiti per avvicinarsi a questo mondo.

Attenzione però, perché definire un conto demo uno strumento per principianti sarebbe riduttivo. Di fatto, questi strumenti sono in realtà utilizzati anche da diversi trader disillusi dai propri broker attuali ma che non sono ancora pronti a impegnarsi con un nuovo broker.