Il Parco delle Alpi Apuane protagonista allo spazio incontri della Versiliana

Il presidente Tagliasacchi: "Un modo per promuoverlo oltre i suoi confini, in luoghi inediti, anche attraverso manifestazioni consolidate”

Giovedì 29 agosto lo Spazio Incontri Romano Battaglia della Versiliana è stato dedicato al Parco delle Apuane. La giornata dal titolo Alla scoperta del Parco Naturale delle Alpi Apuane, ha visto la presenza di Andrea Tagliasacchi, presidente Parco Alpi Apuane, Tiziano Lera, architetto naturalista, Mauro Rosi, ordinario di geochimica e vulcanologia UniPI, Andrea Ribolini, guida ambientale escursionistica (Gae) e Gioia Giusti, direttrice artistica Festival Musica sulle Apuane moderati dal giornalista Fabrizio Diolaiuti.

“La partecipazione al Festival della Versiliana – spiega il presidente del Parco Andrea Tagliasacchi – ha avuto lo scopo di promuovere il Parco oltre i suoi confini, in luoghi inediti, anche attraverso manifestazioni consolidate che hanno la capacità di raggiungere un vasto pubblico e interessarlo alla ricchezza delle Apuane. Abbiamo cercato di farlo a più voci, grazie alla presenza di chi, a vario titolo, vive, frequenta, lavora e promuove le Apuane e con cui il Parco dialoga e collabora. Credo – aggiunge Tagliasacchi – che nel contesto storico in cui stiamo vivendo, il Parco delle Alpi Apuane possa assumere una centralità all’interno della nuova idea di sviluppo che si sta rafforzando a seguito delle sfide imposte dal cambiamento climatico e dalla fase post pandemia. Si vive in un momento in cui le aree interne hanno acquisito un peso diverso sotto vari profili, primo tra tutti la qualità della vita e questo ci conferisce grande responsabilità”.

Come ha spiegato il direttore del Parco ingegner Riccardo Gaddi il Parco delle Apuane è impegnato ormai da anni a promuovere il turismo sostenibile e per questo ha ottenuto il riconoscimento della Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette (Cets), strumento di certificazione dell’Europarc Federation per parchi e riserve naturali, presentando un Piano di azioni per fruire l’area protetta.

È stato Mauro Rosi, ordinario di geochimica e vulcanologia dell’università di Pisa, a spiegare ai presenti come milioni di anni si sono formate le Apuane, catene montuose tra le più interessanti in Italia, le cui rocce più antiche affiorarono 500 milioni di anni e che presentano molti elementi di unicità. Lo stesso professore ha rivelato come le rocce coralline poi sepolte sotto sequenze di altre rocce carbonatiche e siliciche siano la madre del marmo che poi negli anni è andato a formare la catena delle Apuane.

L’architetto naturalista Tiziano Lera ha descritto la sua idea di una via dell’arte con soste estetiche ed estatiche, antico progetto da “risvegliare” che dovrebbe snodarsi per 4 chilometri lungo la Francigena e di cui sono state realizzate cinque soste, con opere di Ciulla, Bartolozzi-Tesi, una di Belloni e una dello stesso Lera e che l’architetto di fama internazionale vorrebbe estendere anche sulle Apuane.

La guida ambientale escursionistica (Gae) Andrea Ribolini ha parlato di cammini che si possono fare in Apuane, delle strutture presenti e della necessità di metterle in connessione con un Alta via che le rilanci. Ma è stata anche l’occasione di parlare dell’orto botanico Pellegrini-Ansaldi a Pian della Fioba a Massa, che con l’associazione Aquilegia di cui è Presidente gestisce con successo da anni.

Infine, Gioia Giusti, direttrice artistica del Festival Musica sulle Apuane, ha raccontato come è nato questo Festival giunto quest’anno alla XII edizione e sostenuto dal Parco che ogni anno riesce a portare sulle vette centinaia di persone e che ha l’ambizione di crescere ancora come I suoni delle Dolomiti, da cui ha tratto ispirazione.

A questo link l’incontro.

 

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