Invaso di Pontecosi, al via la seconda fase del cantiere: nuova vita al lago nel 2025 foto

Procedono i lavori per migliorare le attività della diga

Invaso di Pontecosi, avviata la seconda fase del cantiere per il restyling definitivo che vedrà l’ultimazione delle attività di miglioramento sismico della diga e di manutenzione delle paratoie di fondo.

Le operazioni condotte da Enel Green Power seguono allo svuotamento del lago e alla successiva movimentazione dei sedimenti in attuazione del Piano operativo approvato dagli enti competenti che, al termine di tutti i lavori, consentirà di recuperare circa 300mila metri cubi di volume utile. L’intervento di miglioramento sismico è iniziato a fine 2023 e, come annunciato, era suddiviso in due fasi: la prima sessione di lavori è terminata entro a fine primavera, mentre la seconda si è aperta nel corso di questa estate e dovrebbero terminare entro l’inizio dell’estate 2025.

Nel dettaglio, sono terminate le attività del campo prove delle perforazioni e delle iniezioni cementizie per la sicurezza sismica, così come si sono concluse le operazioni di spostamento dei sedimenti all’interno dell’invaso, ad eccezione della movimentazione del materiale necessario per la realizzazione e la manutenzione delle piste di cantiere, in stretta osservanza dal Piano operativo autorizzato. Inoltre, sono stati rimossi i tronchi e il materiale legnoso che si era depositato sulle sponde adiacenti all’abitato di Pontecosi e sono infine in corso le attività propedeutiche per la riparazione delle sponde – in dialogo e in sinergia con le amministrazioni comunali e con gli enti competenti del territorio – danneggiatesi con l’evento di piena di novembre 2023, originato dalla cosiddetta tempesta Ciaran.

Adesso, per questa nuova e ultima fase dei lavori, con le perforazioni e le iniezioni cementizie, così come approvato dalla Direzione generale dighe, sono iniziati gli interventi veri e propri per realizzare il miglioramento sismico della diga e sono in corso le attività meccaniche di manutenzione delle sette paratoie di scarico di fondo della diga, per migliorarne la tenuta idraulica, nonché le operazioni di montaggio in sito della nuova valvola di guardia della galleria di derivazione, che sostituirà quella installata precedentemente. Inoltre, sono in corso i lavori di manutenzione del macchinario di produzione installato nella centrale di Castelnuovo Garfagnana, alimentato dalla diga di Pontecosi, sia per migliorarne l’efficienza sia per ottimizzare gli aspetti relativi alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità con grande attenzione per l’ecosistema fluviale e lacustre.

Seguiranno poi l’ultimazione degli assetti spondali, la cura della vegetazione e lo smontaggio del cantiere per le successive operazioni di reinvaso che potranno restituire per l’estate 2025 nuova vita al lago di Pontecosi, a cui arriveranno nuovamente gli apporti provenienti dal fiume Serchio, dal torrente Corfino e dalla derivazione in arrivo dalla presa situata sul torrente Castiglione: queste acque saranno captate dell’opera di presa sul lato sinistro della diga e alimenteranno la centrale di Castelnuovo Garfagnana, per poi essere intercettate dallo sbarramento di Castelnuovo e affluire così anche alle centrali idroelettriche di Gallicano, Piano della Rocca e Vinchiana, prima di rientrare nel fiume.

Tutti questi lavori, avviati a fine 2023, sono conseguenti ai due primi grandi blocchi di interventi: durante l’estate 2023, infatti, era avvenuta la movimentazione meccanica del sedimento all’interno del bacino lacustre entro le quote di regolazione; complessivamente, sono stati movimentati circa 35mila metri cubi di detriti naturali che sono stati trasferiti dall’isolotto alle aree di deposito sommerse, ritenute adatte ad ospitare il materiale rimosso, a monte dello sbarramento, come previsto dal progetto approvato. Nei mesi autunnali del 2023, inoltre, erano state effettuate altre attività operative di manutenzione, restyling e ottimizzazione ambientale, tra cui lo sfalcio e la cura della vegetazione e la rimozione dei materiali legnosi e dei detriti accumulatisi all’interno dell’invaso.

 

 

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