Il museo di San Pellegrino si rilancia grazie al progetto “Incultum” foto

Il team di ricercatori guidato dalla responsabile scientifica Enrica Lemmi

La provincia di Lucca e l’università di Pisa, il sito di San Pellegrino in Alpe (nel comune di Castiglione Garfagnana) che si trova nel borgo più alto della provincia di Lucca ad oltre 1.500 metri sul livello del mare, e il progetto culturale Incultum (Innovative Cultural Tourism in european peripheries), ideato e sviluppato dall’Unione Europea e finanziato all’interno del sistema di Horizon2020.

S.Pellegrino in Alpe è diventato il “centro di ricerca” del progetto-pilota numero 5 di Incultum in provincia di Lucca che punta a sviluppare e rilanciare quelle piccole località periferiche e marginali che hanno comunque una grande vocazione e potenzialità turistica. Nello specifico il progetto è gestito dall’università degli studi di Pisa; guidato dalla responsabile scientifica Enrica Lemmi e sviluppato dai ricercatori Adele Cogno, Andrea Pedri e Martina Pirrone con la collaborazione esterna della prof.ssa della Scuola Normale Superiore di Pisa Fosca Giannotti.

“Il progetto Incultum – spiega la dottoressa Lemmi – ha come obiettivo il trasferimento dell’innovazione, tecnologica e di processo, in aree periferiche dell’Europa, al fine di valorizzare i patrimoni culturali a forte identità territoriale in chiave di ‘rilancio’ turistico e imprenditorialità diffusa, stimolando altresì la crescita in consapevolezza delle comunità locali e delle giovani generazioni”.

Ne è partner attivo la Provincia di Lucca, in particolare nel rilancio del museo etnografico “Don Luigi Pellegrini”, di proprietà della curia, ma gestito dall’ente di Palazzo Ducale. Proprio in questi giorni, il presidente della Provincia Luca Menesini, ha incontrato i ricercatori dell’ateneo pisano a San Pellegrino in Alpe dichiarandosi “entusiasta del progetto di rilancio e della sinergia che si è creata”.

Più nel dettaglio il progetto-pilota incentrato sul piccolo borgo di San Pellegrino in Alpe, ha portato avanti tre settori di interesse pensati per cercare di catalizzare l’attenzione sul piccolo paese appenninico. In primis, il team di ricerca Incultum è stato uno dei principali promotori della riapertura del Museo Etnografico “Don Luigi Pellegrini”, visitabile dallo scorso 1° giugno, e della sua futura promozione sia con metodi standard (volantini, locandine e dépliant), sia attraverso il coinvolgimento degli organi di informazione locale.

Inoltre, il Museo è al centro di un progetto, in sinergia con la Provincia di Lucca, che ne ha ripensato la fruizione e l’accessibilità, con un occhio di riguardo alle giovani generazioni: è in programma l’installazione di una rete Wi-Fi capillare in tutte le 15 sale della struttura oltre all’applicazione, in futuro, di numerosi Qr-code informativi e altri sistemi multimediali interattivi. Un lavoro, dunque, che ha trovato nel museo la propria “stella polare”, ma corredato dal fondamentale impegno dei residenti e delle attività commerciali del territorio con cui il team di ricerca ha indetto due giornate di formazione in cui si è discusso del futuro del piccolo borgo e delle possibili strategie di rilancio.

Ultimo, ma non meno importante, è la scelta di utilizzare un “approccio narrativo” per dare ancora maggior risalto alla struttura museale: attraverso lo spettacolo Un prete, due santi, un confine e 4000 pezzi unici, l’attrice versiliese Elisabetta Salvatori ha infatti dato nuovi strumenti di visita a tutti gli spettatori presenti, e con già più di dieci interpretazioni a cavallo tra 2022 e 2023 sono centinaia le persone che hanno potuto godere di questa “visuale” privilegiata.

Improntando lo sviluppo secondo un paradigma che vede cultura e natura come i due cardini del turismo del futuro, Incultum, secondo metodi di azione e strategie diverse tra loro, ha preso il via nel 2021 (con termine nel 2024) con 10 progetti-pilota in 9 Paesi europei (Albania, Francia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Svezia, Grecia, Slovacchia e Italia, unico paese con due progetti finanziati) e presi in carico da numerose università e associazioni coinvolte nel turismo culturale.

Per info sul Museo Etnografico: tel. 0583-649072 – 3474832431

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