E’ ancora senza un’identità il cadavere dell’escursionista trovato ieri pomeriggio (27 luglio) ai piedi di un dirupo alla Cresta delle Comarelle, sul monte Sumbra, nel comune di Careggine. Purtroppo, l’avanzato stato di decomposizione e la permanenza all’esterno della salma ha reso molto difficile per gli investigatori dare un nome e un cognome alla vittima, che non aveva con sé i documenti.
I carabinieri, insieme agli uomini del soccorso alpino, anche oggi hanno perlustrato il sentiero che conduce da Capanne di Careggine alla vetta del Sumbra dove mercoledì sera due escursionisti hanno trovato lo zaino dell’uomo, di colore rosso e nero di Wigwam. Ma non hanno trovato altre tracce utili all’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Mariotti. Non si trova nemmeno l’auto o il mezzo con il quale l’uomo potrebbe aver raggiunto questi luoghi delle Alpi Apuane: è stata passata al setaccio anche la via d’Arni, con la speranza di trovare qualche pista per capire a chi appartenga il corpo trasferito ieri pomeriggio dall’elisoccorso all’obitorio di Lucca, dove è già stato sottoposto ad un esame esterno dal medico legale Stefano Pierotti.
Non risultano al momento denunce di scomparsa che possano essere compatibili con il primo identikit dell’uomo, che dovrebbe avere tra i 55 e i 65 anni, alto tra 1,60 e 1,65 metri circa, capelli corti bianchi, barba bianca corta. Indossava indumenti da montagna e una maglia Decathlon, ed è stato trovato senza pantaloni. Non indossava nemmeno mobili. Lo zaino rinvenuto è di colore rosso e nero di marca Wigwam contenente un sacco a pelo, indumenti e provviste: non c’era né portafoglio né telefono. All’interno è stato trovato un calendario Toscogas e un medicinale.