Alla Maestà della Formica di Andrea Elmi, Gianluca Guidi e Marco Raffaelli l’Oscar Green dell’agricoltura. L’azienda agricola di Careggine, in Garfagnana, che produce vino in alta quota (1300 metri) – stiamo parlando dei più alti vigneti produttivi di tutta la Toscana – è specializzata anche nella produzione di confetture di frutta sciroppi, gelèe, mostarde, canditi, sott’oli, creme spalmabili ma anche prodotti originalissimi e quasi introvabili come le confetture di susina selvatica e fiori di sambuco, di pesca dal sangue ed elicrisio, di sambuco, di mela lugliese ed abete, di pera e fieno, spalmabile alla nocciola selvatica e latte d’alpeggio, dulce de leche di latte d’alpeggio e molto altro.
Peculiarità che gli sono valse l’assegnazione del prestigioso Oscar dell’agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura.
Entra così nella storia della sezione We Green del premio che quest’anno ha avuto 67 pretendenti a livello regionale. “Da undici anni Oscar Green racconta una generazione di innovatori, temerari, pionieri che hanno immaginato e costruito, un percorso di crescita del nostro Paese – spiega Elena Bacci, delegato Giovani Impresa Lucca – Lo hanno fatto partendo dalla tradizione, dalla terra, dal cibo e dalla cultura contadina per essere leader di un’impresa solidale, attenta all’ambiente e rispettosa delle comunità alle quali si rivolge”.
Tre le aziende della provincia di Lucca arrivate ad un soffio dal premio più prestigioso: l’allevamento di pony di Elena Paolini a Seravezza, la pluripremiata azienda agricola Carmazzi di Torre del Lago specializzata nella filiera del peperoncino che rappresenta l’ingrediente principale di una linea di prodotti artigianali come pasta, biscotti, birra e molto altro, Casa Colleoni di Armanini Michele che produce olii essenziali ecosostenibili ottenuti mediante l’applicazione di metodologie produttive in disuso, rispettose dell’ambiente e della natura delle materie prime.
“L’affermazione di Maestà della Formica, tra le giovani realtà agricole più interessante del territorio – prosegue la Bacci – significa che anche in provincia di Lucca, dalla Garfagnana alla Versilia, ci sono aziende che investono sulla tradizione, sulla storia, sulla filiera corta e sulla qualità delle produzioni. Per fortuna idee e coraggio non mancano tra i nostri giovani: solo nell’ultimo bando del piano di sviluppo rurale solo stati presentati ben 57 progetti ed i segnati dal comparto complessivamente sono in controtendenza. E’ un altro segnale di un certo dinamismo e di un crescente interesse da parte dei giovani del nostro territorio nei confronti dell’agricoltura”.