C’è un’altra ipotesi di fusione sul tavolo dei Comuni della Garfagnana. Che arriva dall’assessore del Comune di Minucciano Sauro Casotti e che è stata indirizzata al sindaco Nicola Poli e al suo omologo di Vagli di Sotto, Mario Puglia. L’idea è quella di fondere, appunto, i due comuni montani di Vagli di sotto e Minucciano.
“Per far fronte – scrive Casotti nella missiva protocollata lo scorso 29 giugno – in maniera decisa alle esigenze sarabbe da prendere in considerazione che i Comuni di Minucciano e Vagli di sotto, omogenei dal punto di vista territoriale, sociale, culturale e con gli stessi interessi economico, possano fondersi in un’unica realtà, per avere così la forza economica, istituzionale e politica per continuare a fornire servizi ai ittadini e continuare a svolgere le funzioni loro affidate. I pronunciamenti dei rispettivi consigli comunali valuteranno concretamente l’opportunità di attuare la fusione in un unico Comune, considerata anche la vicinanza dei relativi territori e le dimensioni molto simili”.
“Un’eventuale fusione – prosegue Casotti – decisa liberamente dai nostri Comuni comporterebbe innegabil vantaggi. Prima di tutto verrebbe lasciata alle amministrazioni la scelta del Comune con cui fondersi, una libertà di cui non si potrebbe godere se la fusione fosse imposta dall’alta. Poi, visto il successo delle forme di collaborazione sperimentate fino ad oggi, sono convinto che mai come in questo caso l’unione faccia la forza. Infine, aspetto non secondario, la fusione spostanea è ancora oggi favorita con l’erogazione di importanti contributi economici e con facilitazioni amministrative”.
“L’obiettivo – conclude – è quello di implementare i servizi e le forze in campo, esaltando le nostre peculiarità e salvaguardare le strutture esistenti dei due Comuni, dando alle stelsse adeguato valore e rilievo. Naturalmente questo processo deve essere gestito attraverso un percorso partecipato di condivisione con le popolazioni, con le varie associazioni, tutti i portatori di interesse del territorio e attraverso l’attività di un referendum consultivo per rilevare il parere di tutti i cittadini”.