Calendario di eventi per 50 anni Grotta del Vento

2 luglio 2017 | 12:18
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Calendario di eventi per 50 anni Grotta del Vento

Cinquant’anni fa, l’1 luglio 1967, veniva aperto al pubblico per la prima volta il primo itinerario della Grotta del Vento: l’inizio di un lungo percorso che negli anni successivi, con l’inaugurazione del secondo itinerario (due ore) e del terzo (tre ore), avrebbe portato alla valorizzazione dell’intero complesso sotterraneo. Per festeggiare il primo mezzo secolo di attività la direzione della Grotta del Vento sta organizzando un calendario di iniziative ed eventi che si protrarranno fino alla fine di giugno del 2018. Le date saranno pubblicate sulle news del sito www.grottadelvento.com e sulla pagina Facebook.

Negli anni l’offerta della Grotta del Vento si è ampliata. Le visite, all’inizio condotte solo in italiano e in inglese, duravano un’ora e si svolgevano alla luce di pesanti lampade a gas propano. La strada d’accesso non esisteva e la grotta poteva essere raggiunta solo a piedi partendo da Fornovolasco. Dal 1974 si arriva in auto sino all’ampio parcheggio situato a pochi metri dall’ingresso. Oggi le visite vengono condotte in dodici lingue (facendo uso anche di audioguide) ed hanno luogo tutti i giorni dell’anno alla luce di un moderno impianto di illuminazione elettrica. Il terzo itinerario è per durata il più lungo d’Italia; data l’estrema varietà di aspetti viene considerato un vero e proprio museo naturale sul carsismo profondo.
All’esterno è in funzione un ampio edificio di accoglienza turistica che ospita la biglietteria, una sala multifunzionale, uno snack bar ed una grande esposizione di minerali e fossili provenienti da ogni parte del mondo. Un’area picnic permette di consumare un pasto all’ombra dei carpini ed a 150 metri di distanza è tutti i giorni in funzione il ristorante Il Rondone.
Sono mediamente più di 50mila i visitatori che ogni anno frequentano la grotta, dei quali almeno il 40 per cento stranieri. Questa grande affluenza ha aperto importanti prospettive per il turismo dell’intera valle del Serchio, con riflessi molto positivi nel settore dell’occupazione.