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Progetti industriali, Fp Cgil: “Necessario riportare al centro investimenti e qualità del lavoro”

30 novembre 2020 | 13:03
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Progetti industriali, Fp Cgil: “Necessario riportare al centro investimenti e qualità del lavoro”

L’appello lanciato dal sindacato dopo le novità per il settore dell’igiene ambientale in Toscana

“Fondamentale un confronto col sindacato e coi lavoratori, per riportare al centro investimenti, sicurezza, occupazione, qualità del lavoro”. E’ questo l’appello lanciato da Fp Cgil in merito ai progetti industriali per il settore dell’igiene ambientale in Toscana.

“Da un po’ di tempo, sulla stampa regionale, si leggono articoli sul futuro delle aziende di igiene ambientale in Toscana, l’ultimo del presidente di Confservizi Cispel Toscana – spiega il sindacato -. Grandi strategie e progetti ambiziosi anche a fronte della nuova legge sull’economia circolare. L’entrata di Iren in Sei Toscana, l’idea di una Multiutility per Ato Toscana Centro, se da una parte ci fanno intravedere progetti industriali per il settore, dall’altra mancano di confronti dove al centro deve essere riportato il lavoro, la sua qualità, e l’importanza di un servizio pubblico essenziale per i cittadini. Non si può pensare solo ad investimenti per completare l’impiantistica, sicuramente insufficiente e obsoleta, senza individuare come superare le criticità che emergono sul lavoro e sui lavoratori”.

“Rivendichiamo il nostro ruolo di organizzazioni sindacali, e chiediamo un confronto per riportare al centro, oltre alle idee di gestione industriale, il tema degli investimenti sull’organizzazione del lavoro a garanzia della salute e sicurezza degli addetti, sull’occupazione troppo spesso aggirata con appalti al massimo ribasso, sulla qualità del lavoro che non può e non deve essere sopraffatta dal profitto – conclude Fp Cgil -. La politica e i soggetti coinvolti devono tenere conto di tutto questo in un’ottica del servizio che è un valore pubblico, come dimostrato anche in questa pandemia che ha visto i lavoratori impegnati giornalmente per garantire la massima igiene, nelle nostre città e paesi, con la raccolta domiciliare ai contagiati, ai ‘quarantenati’ e alle Rsa, oltre alla disinfezione di parchi e strade. I lavoratori, il lavoro e la sua qualità, il valore di un servizio pubblico per i cittadini ed i territori, non devono restare ai margini di progetti ed investimenti, a partire dalla gestione dei fondi europei”.