
Giornali e notiziari, negli ultimi mesi, non fanno che parlare del coronavirus. Un’epidemia che sta avendo effetti sulle abitudini di tutti e sull’economia globale. Non ne è immune il settore delle criptovalute, soprattutto in Cina, da dove si è sviluppato il contagio.
Prima considerazione da fare, ovvia, è che lavorare con l’industria delle criptovalute non richiede agli operatori nessuno scambio di strette di mani, nessun contatto fisico o interazione faccia a faccia. Lavorare in remoto ha i suoi effetti positivi, soprattutto quando il governo nazionale firma ordinanze che impongono il non uscire da casa.
Senza contare che queste quarantene riducono in modo esponenziale il traffico e quindi l’inquinamento: si consideri che la Cina è tra i paesi che più producono emissioni di polveri sottili molto dannose per l’ambiente.
Il lancio dello yuan digitale verrà quindi posticipato, da tre a sei mesi, perché la maggior parte del budget pubblico utile anche a questa operazione è stato impiegato per tentare di contenere la diffusione scomposta del Covid19.
Tuttavia il coronavirus ha influenzato soltanto in modo lieve l’industria cinese delle monete digitali: anzi, molte persone, temendo una svalutazione dei propri risparmi, hanno iniziato a convertirli in criptovalute.
Un’analista di mercati con migliaia di follower su Twitter ha previsto bitcoin a 100mila dollari tra il 2021 e il 2024: secondo lui gli investitori non avrebbero di che preoccuparsi. Una posizione fin troppo rosea, nei confronti della quale è bene mantenere una posizione di cautela.
C’è poi da valutare il metodo di un sistema che, dalle premesse che si possono leggere sul sito ufficiale, userebbe una sequenza di formule avanzate capaci di intercettare prima i movimenti del mercato. Qualche centesimo di secondo, quanto basta per permettere all’investitore un rendimento passivo: si chiama immediate edge opinioni ancora discordanti in merito sono presenti sul web: secondo alcune recensioni, si sarebbero registrate solo perdite di denaro. Non convince, per esempio, che si debbano depositare al momento della registrazione 250 euro e che venga promesso un guadagno di 950 euro al giorno senza far niente. Bene approfondire, sempre, prima di intraprendere strade rischiose.