Avis, calano le donazioni in provincia di Lucca

Il dato in linea con il decremento toscano. A Lucca tengono sostanzialmente la città e Altopascio, mentre Pieve Fosciana e Vagli di Sotto, nella Valle del Serchio, registrano scarti minimi rispetto al 2021. Buoni i dati in Versilia

Nella provincia di Lucca calano lievemente le donazioni di sangue Avis: nel 2022 sono state 4883, contro le 4958 del 2021, per un decremento nell’ordine del -1,51% (-75 donazioni in totale).

Mentre nella zona della Piana di Lucca Valle del Serchio dopo due anni di forte aumento si registrano esclusivamente diminuzioni, crescono invece alcuni territori della Versilia, come Camaiore (+55 donazioni), Viareggio (+46) e Massarosa (+28). Un altro dato confortante è quello che emerge dai soci donne under 25, la percentuale più ampia nella rispettiva categoria.

Sono i dati resi noti in occasione della 52esima Assemblea regionale Avis Toscana, tenutasi nel weekend del 15 e 16 aprile al teatro Fonderia Leopolda di Follonica.

L’analisi, rilasciata con riferimento all’attività dell’Avis nella provincia di Lucca, collocata nell’area vasta nord ovest, prende in considerazione l’Avis zonale Versilia e l’Avis zonale della Piana di Lucca e Valle del Serchio. Il documento si inserisce all’interno di un contesto regionale di sofferenza diffusa, determinata da una diminuzione totale delle donazioni nell’ordine del 3,9% in Toscana (erano 211892 nel 2021, sono diventate 203640 nel 2022).

“Il calo regionale delle donazioni – è stato evidenziato nel corso dell’assemblea – si relaziona ad una flessione generale del numero dei donatori in Toscana, così come diminuisce anche la quota delle donazioni pro capite. In questo contesto Avis Toscana continua a rappresentare il 52% della raccolta totale, mentre il 37% arriva da altre associazioni e l’11% da non associati”.

A Lucca tengono sostanzialmente la città e Altopascio, mentre Pieve Fosciana e Vagli di Sotto, nella Valle del Serchio, registrano scarti minimi rispetto al 2021. La buona notizia giunge sicuramente dalla Versilia dove, al netto di alcuni territori che accusano un calo contenuto, crescono le donazioni a Camaiore, Viareggio e Massarosa. Un altro dato positivo è quello che arriva dalla lista dei soci donatori femmine under 25, che nella provincia sono 54, pari al 59,23%, la soglia più alta della categoria. Tra le più alte anche la percentuale delle nuove iscritte della stessa fascia d’età: sono 15, pari al 53,57%. Da uno sguardo d’insieme, invece, i soci donatori lucchesi sono stati 735 nel 2022, di cui 391 maschi e 344 femmine.

“Il territorio ha registrato una sostanziale tenuta nell’ambito di un panorama regionale di riduzione diffusa delle donazioni – ha sottolineato Maurizio Rossetti, presidente Avis Zonale Versilia -. Oltre a questo, alcune zone hanno fatto segnare performance di crescita che evidenziano la bontà del lavoro svolto in raccordo con i centri trasfusionali e ci confermano come la strada percorsa sia sempre di più quella giusta, con i margini di miglioramento del caso”.

“Anche qui – commenta Cecilia Carmassi, presidente Avis Zonale Lucca e Valle del Serchio – pur tenendo conto della specificità storica del territorio in cui Avis è una realtà più giovane e che può contare solo sull’impegno dei volontari, abbiamo assistito ad una tenuta confortante che sostanzialmente conferma il raddoppio dei donatori in solo 4 anni, con la comunale di Lucca che addirittura li ha quadruplicati. Il dato sul contributo delle donne under 25, inoltre, ci trasmette ulteriori segnali positivi in prospettiva futura”.

“Il dinamismo dei nuovi soci – osserva la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze – in particolare quello delle giovani donne, è senz’altro una buona notizia in prospettiva futura. Certo, i nodi da sciogliere restano molteplici e il dato generale sul calo delle donazioni deve indurre una riflessione profonda. L’assemblea, in questo senso, ha voluto segnare un momento di analisi dal quale ripartire con fiducia e determinazione”.