In 8 per 7mila fascicoli, giudice di pace al collasso

29 giugno 2017 | 12:16
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In 8 per 7mila fascicoli, giudice di pace al collasso

Dopo il decreto che ha rischiato di falcidiare le sedi distaccate dei tribunali e che di fatto ha portato alla chiusura in provincia di Lucca della sede di Viareggio e degli uffici del giudice di pace di Borgo a Mozzano e di Pietrasanta, proprio i tempi  e la pesantezza della giustizia itaiana tornano a far paralre di se. Questa volta sono gli impiegati dell’ufficio del giudice di pace di Lucca su cui gravitano per competenza territoriale anche i paesi della Media Valle del Serchio, a denunciare una sitauzione insostenibile per carichi di lavoro a fornte della riduzione degli organici.

“Gli uffici del Giudice di pace sono al collasso”: è il grido d’allarme che si leva oggi (29 giugno), ad opera del personale del palazzo di via Carrara. Una situazione già difficile, quella descritta, divenuta insostenibile a causa di una riduzione dell’organico ai minimi termini (dai 13 agli 8 operatori attuali) che minaccia di mandare in corto circuito i processi. “Avevamo già fatto le nostre rimostranze – spiegano in coro gli addetti – senza che nessuno ci rispondesse. Malgrado le grandi difficoltà ed i carichi di lavoro sempre più insostenibili, siamo andati avanti, anche senza un assistente giudiziario in malattia da febbraio. Dal 26 giugno, però, hanno deciso di trasferire un’altra assistente a Prato e, da lì, siamo sprofondati nel caos”.
Un caos che ad oggi resta ancora sottotraccia, limato dal grande lavoro di chi resta, ma è solo questione di tempo prima che venga innescato il detonatore: “Hanno trasferito, – spiega una cancelliera – peraltro senza rispettare l’iter di legge, l’unica persona rimasta ad occuparsi dell’iscrizione delle cause al ruolo. E’ bastata una settimana perché gli uffici andassero in tilt. Oggi devo pensarci io, oltre a fare il mio lavoro, che sarebbe un altro, e ad andare in udienza penale due volte a settimana, al posto dell’assistente che non c’è”. La deflagrazione, spiegano, è dietro l’angolo anche perché, ogni anno, sono circa 7mila i nuovi fascicoli che vengono iscritti al ruolo dagli avvocati: “Noi adesso ci limitiamo a mettere il timbro del depositato, senza poter fare altre attività. Tra pochissimo i giudici si troveranno senza i fascicoli in udienza, gli avvocati saranno sempre più in difficoltà, le cause si bloccheranno”.
Una paralisi che il personale ha cercato di scongiurare, anche mediante la sponda del sindacato di riferimento: “Abbiamo scritto due volte al presidente del Tribunale e siamo andati anche in Corte d’Appello: nessuna risposta. Adesso faremo una colletta tra noi per pagarci un legale e difendere i nostri diritti e quelli degli utenti. Potremmo anche fregarcene, ma ci teniamo troppo. In passato ci hanno accorpato anche sedi della Mediavalle (come Borgo a Mozzano) e della Versilia (come Viareggio e Pietrasanta), senza aumentare il personale, a fronte del maggior lavoro. Abbiamo continuato a testa bassa, senza batter ciglio, ma così non si può più andare avanti. Cosa chiediamo? Basta che ci restituiscano l’assistente che vogliono trasferire a Prato, non vogliamo altro”.