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Sanità in Valle del Serchio, l’Asl replica a Remaschi: “Nessun cittadino di serie C”

14 febbraio 2022 | 15:05
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Sanità in Valle del Serchio, l’Asl replica a Remaschi: “Nessun cittadino di serie C”

La direzione dell’azienda sanitaria: “Al primo posto sempre la sicurezza e la continuità di cura dei pazienti”

“I cittadini della Valle del Serchio? Sempre stati al centro della nostra attenzione”. Così l’Azienda Usl Toscana nord replica alle parole del sindaco di Coreglia Marco Remaschi che nei giorni scorsi aveva criticato aspramente l’azienda sanitaria e la Regione Toscana per la gestione della pandemia nei reparti degli ospedali periferici.

Sanità in Valle del Serchio, Remaschi: “Trattati come cittadini di serie C”

“All’ospedale di  Barga i posti letto sono stati convertiti in posti letto Covid per pazienti della medicina. Ciò ha permesso di garantire il supporto alla rete dei pazienti Covid in fase di guarigione ma ancora non abbastanza stabili dal punto di vista clinico per essere inviati a domicilio. Quest’azione rientra nell’attività di supporto garantita dagli ospedali di prossimità, prevista dal piano regionale per l’emergenza pandemica – spiega l’azienda sanitaria -. A conferma dell’attenzione dell’Asl ai cittadini di questo territorio, i pazienti della Valle del Serchio hanno comunque sempre trovato collocazione in uno dei due ospedali presenti in zona e l’eventuale trasferimento all’ospedale di Lucca o in altri presidi ospedalieri della rete aziendale è stato legato esclusivamente a problematiche cliniche non gestibili in loco o a patologia Covid in fase acuta”.

“Da evidenziare che è partito a Barga (già 4 i trattamenti effettuati) anche il percorso per l’erogazione, nella struttura di medicina, delle terapie monoclonali ai pazienti positivi eleggibili per questi protocolli terapeutici. Ciò proprio per evitare lo spostamento a Lucca di pazienti residenti in Valle, con evidenti vantaggi per i cittadini e con la riduzione dei rischi e dei disagi collegati al trasporto inter-ospedaliero – prosegue l’Azienda Usl Toscana nord ovest -. La riabilitazione ha inoltre garantito un supporto a tutta la rete ospedaliera e territoriale. La chirurgia e l’ortopedia di Castelnuovo hanno sempre lavorato e hanno supportato anch’esse l’attività chirurgica di Lucca, per garantire lo smaltimento delle liste di attesa; inoltre, non registrando una totale occupazione dei posti, si sono potuti dedicare letti nell’ambito dell’area medica a pazienti no Covid. Da segnalare poi, come già evidenziato nei giorni scorsi, che all’ospedale di Barga stanno ripartendo o si stanno consolidando alcuni ambulatori (medicina sportiva, diabetologia) che permettono di assicurare ai cittadini servizi importanti“.

L’azienda sanitaria replica anche alle critiche mosse dal sindaco di Coreglia all’hub vaccinale di Campo di Marte, che Remaschi ha definito “il peggiore in termini logistici e di struttura della Toscana”.

“Per quanto riguarda il centro vaccinale di Lucca è a disposizione dei cittadini un hub efficiente, come dimostrano anche i dati d’attività registrati durante tutta questa emergenza pandemica, e che è sempre stato attivo, senza alcuna interruzione – spiegano dall’azienda sanitaria -. La tipologia di struttura ha tra l’altro permesso un’adeguata divisione dei percorsi tra adulti e bambini. Inoltre, grazie alla ristrutturazione eseguita, si sono potute mantenere contemporaneamente a Campo di Marte anche le cure intermedie Covid e no Covid“.

“Ogni azione messa in atto negli ospedali della Valle del Serchio, come in tutti quelli della rete aziendale, aveva quindi come obiettivo principale quello di una corretta gestione della fase pandemica che – visti i numeri enormi (di contagi Covid e non solo) – ha richiesto modifiche tempestive e appropriate rispetto al precedente modello organizzativo. Ciò è stato fatto mettendo al primo posto sempre la sicurezza e la continuità di cura dei pazienti. Quindi, non solo gli abitanti della Valle del Serchio non sono stati trattati come ‘cittadini di serie C’, come afferma il sindaco Remaschi, ma anzi sono stati sempre al centro dell’attenzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest che, di concerto con la Regione Toscana, ha messo in atto i percorsi più adeguati a valorizzare ospedali di prossimità come quelli di Barga e Castelnuovo e a evitare trasferimenti di persone residenti in  zona in altre strutture ospedaliere – conclude l’Usl -. Da sottolineare infine che, appena la curva epidemica lo permetterà, l’impegno della Direzione è quello di far tornare tutti i presidi ospedalieri alla normale attività pre-pandemica”.