Il vescovo alle celebrazioni di Pasqua: “Gesù ci insegna a non avere paura”

Funzione religiosa al monastero del Carmelo di Monte San Quirico: “Torniamo a ciò che è essenziale nella vita cristiana”
Veglia pasquale al monastero del Carmelo di Monte San Quirico per il vescovo Paolo Giulietti. Una celebrazione che si è svolta seguendo le norme di sicurezza per l’emergenza coronavirus e che è andata in onda in diretta su Noi Tv.
Nell’omelia monsignor Giulietti si è soffermato sulle parole dell’angelo a Maria Maddalena e ad altre donne dopo la morte di Gesù: Non abbiate paura e Ci vediamo in Galilea.
“Queste parole – ha detto il vescovo – le vogliamo accogliere anche noi, nel giorno il cui il Signore Gesù Cristo rinnova la presenza donata nel battesimo. Non abbiate paura, innanzitutto. La vita è piena di problemi di problemi e di difficoltà ma più forte di ogni cosa è la vita e la morte del nostro Signore Gesù. Per questo abbiamo ricevuto la capacità di non essere spaventati da quello che accade e di essere sempre capaci di sentire dentro di noi la forza del Signore. Perché ogni difficoltà è una Pasqua”.
“Andare in Galilea – ha poi spiegato – vuol dire due cose: tornare alle origini, a ciò che è essenziale nella vita cristiana, rinnovando il sacramento del battesimo. Inoltre in questi giorni in cui ci è stato tolto qualcosa di importante abbiamo scoperto altre cose: la parola di Dio, che è sempre con noi e la chiesa domestica, le nostre famiglie. Riscopriamo così ciò che è essenziale, ciò che non può essere tolto e ci lega a Dio nonostante tutto”.
“Tornare in Galilea – ha proseguito – vuol dire testimoniare il Vangelo nelle frontiere dove è ancora necessario riportare la parola del Signore. Se accettiamo di raccontare il Vangelo dove non si crede più lì il signore è risorto. In Gesù non abbiamo paura di niente e possiamo affrontare ogni difficoltà, anche la morte. E in più continuiamo a testimoniare la vita nuova che nel risorto ci è stata data”.
Concetti, quelli del vescovo, ribaditi anche alla celebrazione eucaristica dal monastero di San Pancrazio di questa mattina (12 aprile).
“Cristo – ha detto – viene anche quest’anno a rinnovare la sua presenza e a resurrezione che celebriamo oggi è anche la nostra resurrezione. Questo evento invita a non arrendersi davanti a questa ed altre morti professando la fede nel Dio della vita, che ci permette di vivere una vita nuova che è quella in lui”.
“Da questa Pasqua così segnata – ha augurato Giulietti – possa nascere una nuova comunità cristiana, quella che il Cristo ci vuole donare incessantemente con la grazia del suo spirito“.