Appalti pulizia nelle scuole, confermate 122 assunzioni

27 febbraio 2020 | 17:48
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Appalti pulizia nelle scuole, confermate 122 assunzioni

Fumata bianca all’ufficio scolastico provinciale di Lucca, ma 50 restano esclusi

“Il 27 febbraio 2020 sarà ricordato come data storica da buona parte delle addette alle pulizie e sorveglianza delle scuole della Provincia“. Lo dicono Filcams Cgil e Flc Cgil annunciando che questa mattina (27 febbraio) nella sede del provveditorato agli studi di Lucca, 122 lavoratrici e lavoratori hanno sottoscritto il contratto che dal 1 marzo le vede assunti dallo Stato finalmente come collaboratrici scolastiche Ata.

“Si concretizza un sogno per quelle lavoratrici che da molti anni si occupano della pulizia e sorveglianza degli edifici scolastici in regime di appalto – spiegano le sigle – inquadrate come bidelle di serie B perché con meno diritti e tutele”.

“Certo  – si legge in una nota sindacale – è una grande soddisfazione anche per la Filcams-Cgil che da sempre segue la vertenza che ha attraversato momenti delicatissimi, a partire dagli anni del governo Gelmini con i tagli effettuati nel settore che hanno portato ad una riduzione dell’orario e dello stipendio delle lavoratrici. Rimane al momento il rammarico di un decreto legge che, pur consentendo il processo di reinternalizzazione dei servizi, per come formulato non ha garantito la stabilizzazione ed il mantenimento occupazionale di tutte le lavoratrici e lavoratori impiegati, solo sulla Provincia di Lucca sono 50 le persone escluse e circa 4.000 a livello nazionale che resteranno senza lavoro”.

“Un bicchiere mezzo pieno – aggiungono i sindacati –  che chiude la partita dei servizi degli appalti di pulizia e sorveglianza nelle scuole dopo 20 anni, ma lascia aperta la vertenza per le persone non stabilizzate alle quali, probabilmentee rimarrà la disoccupazione e futuri comunque incerti. La Filcams e la Flc Cgil continueranno a mobilitarsi per il coinvolgimento dei vari ministeri interessati, affinché si trovi una soluzione per tutte le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti ad oggi rimasti esclusi”.