Si avvicina il giorno del debutto per ‘Sempre vinti sempre ribelli’ al teatro Alfieri

12 aprile 2025 | 12:33
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Si avvicina il giorno del debutto per ‘Sempre vinti sempre ribelli’ al teatro Alfieri

Venerdì (18 aprile) alle 21,30 lo spettacolo degli Staindubatta e Silvano Scaruffi: un simbolo di resistenza culturale

Si avvicina il giorno del debutto per Sempre vinti sempre ribelli, lo spettacolo programmato per venerdì (18 aprile), alle 21,30 al teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, con gli Staindubatta (musiche) e Silvano Scaruffi (letture). Una produzione completamente nuova e inedita, che unisce musica e parole, tradizione e racconto, suspense e storia realmente accaduta per raccontare quel crinale appenninico, tra Toscana ed Emilia-Romagna che si fa simbolo di una resistenza culturale.

Lo spettacolo è a ingresso gratuito ed è prodotto da Salamini in co-produzione con l’associazione culturale Il circo e la luna, insieme con Staindubatta e Collettivo Strolgatori e il patrocinio del Comune di Castelnuovo di Garfagnana.

Si può raccontare la distanza, la frontiera, la resistenza culturale di un territorio? Lo spettacolo Sempre Vinti Sempre Ribelli vuole raccontare proprio questo, ovvero la distanza siderale che insorge tra chi vive un territorio e chi semplicemente lo vuole usare non conoscendone il prezzo da pagare. La distanza di chi guarda il mondo da un’astronave, una distanza che mette al sicuro, che fa dimenticare cosa significa vivere una nazione a sbalzo sul vuoto, un mondo lasciato a se stesso, avvelenato nelle idee e obbligato a dissipare lingua e folclore. Un mondo che vive di ritmi arcaici, gesti saggi, presidio umano in ettari di primitiva natura. Frontiera, colonizzazione e deriva, solchi nei quali da secoli agonizza la vita di crinale.

Sempre Vinti Sempre Ribelliè un racconto di resistenza culturale: l’appartenenza culturale, quando non è la nostra, può sembrare terribile, spietata, aliena. I Velati, gli Apuani, i Lunati, i Friniati persistono ancora in quelle facce cupe, sghignazzanti, nei visi abbronzati da sole di vetta, nei lineamenti scolpiti dall’illegalità e dal vivere sottomessi a una selvaggia matrigna montagna che detta i tempi, senza nessuna possibilità di appello.

Quello di venerdì prossimo (18 aprile) sarà un viaggio nella radice più forte del territorio che si sviluppa tra Toscana e Emilia-Romagna, lungo quel crinale appenninico che unisce e divide: un viaggio fatto di parole – quelle di Scaruffi – e di musiche – quelle degli Staindubatta – di chitarre, di batteria, di marchingegni a bottoni, di acuminato dialetto, di bande rinselvatichite e di sperversa fucileria montana. Musica a sud del Passo, parole a nord del Passo. Il su e il giù del Mondo.