Musica e emigrazione a Tereglio con Nonsolotango e Fabio Ditto

Appuntamento domenica (25 agosto) alle 21 in piazza della chiesa
Il tango ha un posto speciale nella storia dell’emigrazione. Tango e emigrazione, domenica (25 agosto) alle 21 in piazza della chiesa a Tereglio, a ingresso libero, è l’appuntamento con Nonsolotango e Fabio Ditto nel calendario del terzo festival I musei del sorriso, organizzato dal Sistema museale territoriale della provincia di Lucca in collaborazione con le realtà museali del territorio, la Fondazione Paolo Cresci, la Provincia di Lucca, Fondazione Toscana Spettacolo e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Dopo il successo delle passate edizioni torna l’appuntamento sull’emigrazione sudamericana, in collaborazione con Pietro Luigi Biagioni, direttore della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, organizzato dal Museo della Figurina di gesso e dell’emigrazione di Coreglia Antelminelli. Il ruolo del tango nella storia dell’emigrazione lo raccontano il direttore della fondazione Cresci e la musica del NonsoloTango Quartet con Fabio Ditto al violino, Francesco Silvestri al pianoforte, Michele Cosso al contrabbasso, Giancarlo Palena al bandoneon, featuring Rosella Cascasi alla voce. L’evento è a cura del Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione G. Lera di Coreglia Antelminelli e del Museo Paolo Cresci per la Storia dell’Emigrazione Italiana e in caso di maltempo si tiene al Teatro A. Bambi di Coreglia Antelminelli. In programma musiche di Rodriguez, Villoldo, Gardel, Galliano, Piazzolla.
Nonsolotango ha alle spalle oltre 20 anni di attività musicale in Italia e in Europa. Il repertorio della serata vedrà musiche di tango appartenenti a diversi periodi con chiari stili compositivi diversi. Il tango della guardia vieja, della nueva ma anche il “nuevo tango” del celeberrimo musicista italo-argentino Astor Piazzolla, che come è noto, ha origini familiari legate al territorio della Garfagnana. Il concerto vuole essere un omaggio alla storia del Tango argentino che, con le sue contaminazione è diventato patrimonio mondiale ed è simbolicamente legato al “viaggio” di tanti nostri conterranei che hanno lasciato la propria terra in cerca di fortuna.un museo).