Successo per il concerto al Rifugio Rossi del Serchio delle Muse



Protagonisti la voce della soprano Linda Campanella e quella del tenore Giorgio Casciarri che si sposano con le musiche eseguite dall’Ensemble Le Muse

Ogni volta è un’emozione unica salire sulle Alpi Apuane, godersi il panorama mozzafiato, nel silenzio rilassante della montagna, interrotto solo dalle sognanti arie della lirica.

Ieri pomeriggio (lunedì 12 agosto) il Serchio delle Muse è salito a quota 1609 metri di altezza sopra il livello del mare per regalare al pubblico del festival, ideato dal maestro Luigi Roni, un meraviglioso concerto nella calda giornata estiva. 

La voce della soprano Linda Campanella e quella del tenore Giorgio Casciarri si sono sposate perfettamente con le musiche eseguite dall’Ensemble Le Muse diretto dal maestro Andrea Albertini.

Nell’etere hanno risuonato le magiche atmosfere di Charles Gounod, Je veux vivre, da Romeo et Juliette; quindi Giuseppe Verdi, con È il sol dell’anima dal Rigoletto. Immancabile quindi Nessun dorma dalla Turandot di Giacomo Puccini in omaggio al compositore lucchese di cui quest’anno ricorre il centenario.

A questa tappa speciale del festival sono intervenuti il presidente dell’associazione musicale Il Serchio delle Muse Fosco Bertoli, il sindaco del Comune di Molazzana Andrea Talani, il presidente del Cai sezione di Lucca Bruno Barsuglia, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Andrea Palestini e Alessandro Bianchini ovvero colui che, con il maestro Roni, ideò il concerto al rifugio. Presenti anche Claudio Roni, figlio del maestro, presidente onorario dell’associazione musicale Il Serchio delle Muse e Maria Bruna Caproni.

“Una bellissima giornata – commenta il presidente Bertoli – all’insegna della natura e dell’arte, con scorci di paesaggio magnifici ed emozioni forti suscitate dagli artisti. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo concerto ad alta quota. Grazie al Cai e ai gestori del rifugio per averci accolto, con la consueta ospitalità, in questa bellissima cornice”.

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