Sulle rive del Lago Santo si rinnova il ‘gemellaggio lirico’ tra Barga e Pievepelago

Successo per la trasferta modenese del ‘Serchio delle muse’
Sulle rive del Lago Santo modenese si è rinnovato il gemellaggio ‘lirico’ tra i Comuni di Barga e Pievepelago. Ieri pomeriggio (11 agosto) il festival Serchio delle Muse, ideato dal Maestro Luigi Roni, ha varcato i confini provinciali per raggiungere il versante emiliano con un suggestivo spettacolo, in mezzo alla natura, di musica e parole.
L’Ensemble Le Muse, diretto dal maestro Andrea Albertini, ha musicato arie di Donizetti, Gounod, Verdi, Puccini, Mascagni e Strauss lasciando ai due interpreti canori, la soprano Linda Campanella e il tenore Giorgio Casciarri, il compito di intonare Un furtiva lagrima da L’Elisir D’Amore, O mio babbino caro da Gianni Schicchi o La donna è mobile dal Rigoletto. Tra l’Intermezzo da Cavalleria Rusticana e il Nessun Dorma da Turandot, il noto scrittore e drammaturgo Luca Scarlini si è occupato di dare voce alle parti narrate.
Tra gli intervenuti i rappresentanti delle rispettive amministrazioni comunali di Barga e Pievepelago, Omero Togneri, presidente dell’Asbuc di Barga e il presidente dell’associazione musicale Il Serchio delle Muse Fosco Bertoli. Presenti anche Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, e Maria Bruna Caproni.
“Un appuntamento che si rinnova, quello al Lago Santo, nel segno di un forte legame tra il Comune di Pievepelago e il Comune di Barga – commenta il presidente Fosco Bertoli -. La splendida cornice di questo lago naturale appenninico, che sorge alle pendici del Monte Giovo, ha permesso agli artisti di esplorare nuove emozioni regalando al numeroso pubblico intervenuto suggestioni uniche”.





