A Piazza al Serchio un corso per avvicinarsi alle tradizioni popolari della Garfagnana

8 giugno 2024 | 12:32
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A Piazza al Serchio un corso per avvicinarsi alle tradizioni popolari della Garfagnana

È quanto propone nel mese di luglio l’associazione La Giubba Aps: ecco il programma

Un nuovo progetto di formazione rivolto a coloro che sono interessati al teatro e al canto popolare è quanto propone nel mese di luglio l’associazione La Giubba Aps attraverso la propria sezione etno-storiografica e in collaborazione con il museo italiano dell’immaginario folklorico: Dire cantare e danzare nel solco della tradizione, vuole essere un percorso di conoscenza e apprendimento delle tradizioni popolari della Garfagnana attraverso laboratori pratici e di riflessione sul significato che queste possono ancora avere nella nostra società.

Il progetto è inserito nella programmazione dell’edizione 2024 del Canto del Maggio Festival: un percorso nella scuola, nella cultura, nella tradizione, ideato dall’associazione La Giubba con il museo italiano dell’immaginario folklorico e l’istituto comprensivo di Piazza al Serchio, con il contributo di: consiglio regionale della Toscana, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, comune di Castelnuovo di Garfagnana, Fondazione Crl e Il Giunco Odv.

Avvalendosi di docenti esperti di musica, teatro e danze popolari, in grado di trasmettere la loro profonda conoscenza e competenza nel campo delle tradizioni, e arricchito dalla collaborazione con l’università di Cassino sulla fiaba, Dire cantare e danzare nel solco della tradizione ambisce a coinvolgere la comunità e a creare un ambiente di apprendimento e condivisione che abbia come obiettivo nel tempo quello di sostenere e valorizzare la cultura popolare. Rivolto agli appassionati come ai professionisti del settore, il progetto prevede due fine settimana dedicati alla creazione di testi e alla narrazione, alla danza, al canto e al teatro cantato con attività esperienziali coordinate da formatori esperti.

Dire cantare e danzare nel solco della tradizione

Nello specifico: venerdì 5 luglio ore 10-13 e 15-18: Il dire e il cantare, con Marco Betti, indagherà le dinamiche del teatro popolare come forma di autodeterminazione delle comunità e come metodo pedagogico di inculturazione e acculturazione; collaborerà Annarosa Bacci , con la musica popolare in tutte le sue forme: stornelli, ninne nanne, canti narrativi, alla scoperta delle radici comuni che appartengono a ogni tradizione; sabato 6 luglio ore 10-13 e 15-18: Il dire e il raccontare, con Marco Betti e la collaborazione di Fabio Baroni, Michele Neri e de I Cantori del Maggio epico, affronterà il tema della narrazione come indagine sulle modalità di trasmissione di un racconto e delle sue varianti, siano esse scritte o appartengano alla tradizione orale; a partire dalle storie dei Paladini di Francia, che i maggianti del nostro Appennino hanno ripreso, il percorso didattico alternerà tecnica e sperimentazione alla ricerca delle “voci” che abitano ogni narrazione; sabato 13 luglio ore 15-19: Il danzare, con Michele Giuseppe Gala e la collaborazione del gruppo folklorico La Muffrina, per imparare i balli tradizionali locali con particolare riferimento alla Moresca, danza che accompagna il canto del Maggio; domenica 14 luglio ore 15-19: incontro con l’antropologa Paola Bertoncini sulla tradizione e sul senso del cantare il Maggio oggi tra salvaguardia e valorizzazione, con la collaborazione di Natascia Zambonini, La Muffrina e I Cantori del Maggio epico per la restituzione finale del lavoro svolto dai partecipanti durante i laboratori.

I laboratori sono gratuiti e si svolgeranno al museo italiano dell’immaginario folklorico a San Michele – Piazza al Serchio.

Per l’iscrizione: https://bit.ly/incontromuseo. Info su: https://www.facebook.com/cantodelmaggio.festival e https://www.facebook.com/immaginario.folklorico. Sito di riferimento: https://lagiubba.org