“Mordere il cielo”, a Mont’Alfonso l’ultimo spettacolo di Paolo Crepet

19 febbraio 2024 | 11:54
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“Mordere il cielo”, a Mont’Alfonso l’ultimo spettacolo di Paolo Crepet

Sarà in scena giovedì 8 agosto. Biglietti in vendita dal 22 febbraio

Psichiatra, sociologo e saggista, Paolo Crepet sarà in scena giovedì 8 agosto alla Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo di Garfagnana con la nuova conferenza spettacolo Mordere il cielo, nell’ambito di Mont’Alfonso sotto le stelle, il festival che, tra luglio e agosto, ospiterà concerti, eventi e spettacoli in antiche fortezze e scenari naturali delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Inizio alle 21. I biglietti – da 26,40 a 49,10 euro, posti numerati – sono disponibili sul sito ufficiale, su ticketone.it e nei punti Box Office Toscana. A Castelnuovo di Garfagnana prevendite alla Pro Loco da giovedì 22 febbraio. Alla Pro Loco saranno disponibili anche i biglietti riservati a persone con disabilità. Dopo il successo di Prendetevi la lunanella passata stagione teatrale, con sold out in tutte le tappe, Paolo Crepet torna sul palco con la conferenza spettacolo dedicata al suo ultimo libro.

“Inutile negarlo, girarci attorno – spiega Paolo Crepet – viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente. Eppure molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità? Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano. Per tornare a ‘mordere il cielo’ occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima”.