Dalla castanicoltura alla valorizzazione del territorio: successo per il convegno di Cune

3 giugno 2023 | 14:35
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Dalla castanicoltura alla valorizzazione del territorio: successo per il convegno di Cune

Al centro del progetto la salvaguardia della biodiversità e dell’ambiente e la prosecuzione dei progetti per Rocca del Bargiglio e Linea Gotica

Un pubblico numeroso e attento, per certi versi inaspettato nei numeri, ha caratterizzato la Giornata di studi per la valorizzazione e promozione delle ricchezze, tradizioni ed eccellenze locali in ambito storico, culturale, turistico dal titolo Rocche e fortificazioni dello stato di Lucca: storia, identità ed opportunità di sviluppo locale e culturale che si è tenuto all’antica villa di Acunia in località San Bartolomeo a Cune, frazione di Borgo a Mozzano.

Quello di ieri (2 giugno) è stato sostanzialmente l’inizio di un progetto, in parte finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che punta alla valorizzazione e riqualificazione di un intero versante del territorio in senso multidisciplinare: dalla castanicoltura, da cui prende vita il progetto, fino alla riscoperta di monumenti e bellezze di quell’area di territorio, dalla Rocca del Bargiglio alla Linea Gotica.

Nella mattinata di presentazione tutti i promotori del progetto, che vede capofila l’Istituto per la documentazione sul castagno e la ricerca forestale, guidato da Massimo Giambastiani, hanno raccontato la loro parte di contributo: l’avvocato Marco Brancoli Pantera per l’Offizio sopra le fortificazioni di Lucca, il professor Gabriele Matraia, presidente dell’associazione culturale Acunia, Piergiorgio Pieroni, presidente del comitato Linea Gotica della Valle del Serchio, Stefano Fazzi, presidente dell’associazione castanicoltori della Lucchesia, Angelo Frati, direttore del museo del castagno di Colognora di Pescaglia. Hanno invece portato i loro saluti il parroco di Borgo a Mozzano, don Francesco Maccari, il sindaco Patrizio Andreuccetti, reduce dalle celebrazioni della Festa della Repubblica a Lucca e il governatore della Misericordia ed ex primo cittadino Gabriele Brunini.

Tanti gli spunti e i dettagli del progetto emersi nella mattinata di studi. Massimo Giambastiani ha ricordato come il progetto servirà per mantenere e sistemare il campo collezione, dal grande valore didattico e di studio, già esistente. A questo, nell’ottica della lotta all’erosione della biodiversità, si aggiunge anche l’ipotesi del recupero di un castagneto da frutto proprio a due passi dalla rocca del Bargiglio.

Marco Brancoli Pantera ha compiuto un interessante excursus storico sulla Repubblica di Lucca e sulla importanza della città come capitale nella storia. E ha concluso con un appello per una legge che tuteli il ricordo di Lucca Capitale un po’ sulla falsariga di quella che è stata approvata per Ferrara nel periodo in cui Enrico Franceschini era ministro della cultura.

La storia e l’importanza strategica del borgo di Cune, l’antica Acunia, è emersa dalle parole dell’ex sindaco di Borgo a Mozzano, presidente dell’associazione Acunia, Gabriele Matraia. Un borgo, ha ricordato, dalla toponomastica longobarda, il cui nome deriverebbe dalla parola ‘cuneo’, in quanto realizzato su una cresta. Gli acuniesi, oltre che castanicoltori, erano i guardiani della Torre del Bargiglio, l’occhio di Lucca. Il monumento è finito nel degrado nel periodo napoleonico, prima di essere ceduto nel 1831 alle amministrazioni locali. Solo negli ultimi anni si è riusciti a riqualificare il bene grazie all’impegno dell’associazionismo e degli enti locali.

Anche le fortificazioni della Linea Gotica rientrano le bellezze da valorizzare sul territorio. Ne ha parlato diffusamente il presidente del Comitato Linea Gotica Piergiorgio Pieroni, che si occupa anche del Museo della Memoria. Pieroni ha ricordato come le fortificazioni non sono state mai praticamente usate dai nazisti ma sono di importanza storica per l’aver rivoluzionato la vita dei residenti durante gli anni della costruzione, che ha impegnato decine di migliaia di persone. Prosegue, intanto, la raccolta di cimeli e testimonianze del tempo che hanno arricchito il museo civico la cui affluenza sta crescendo negli anni.

Angelo Frati ha riportato il fulcro dei lavori della giornata sul castagno: il Museo di Colognora è punto di riferimento nazionale nelle sue due sezioni, quella dedicata al legno e quella dedicata all’alimentazione. Una struttura nata per un ‘colpo di fortuna’, il rinvenimento di una pergamena dell’828 sulla coltivazione del castagno.

Stefano Fazzi, presidente dell’associazione castanicoltori della Lucchesia ha ricordato la presenza nel territorio della provincia di Lucca di 70-80 varietà di castagna, tutte da salvaguardare nel nome della biodiversità. Due di queste, ovvero il marrone di Pozzuolo o delle colline lucchese e la castagna carpinese, sono diventate un marchio registrato di area, assieme alla Dolce farina di castagne. L’associazione è impegnata, oltre che nella salvaguardia della biodiversità, nella tutela del paesaggio, anche contro il dissesto idrogeologico e nella conservazione delle tradizioni. In questo senso è nata anche l’Accademia degli infarinati per mantenere viva la cultura del castagno e dei prodotti tipici.

Hanno portato la loro testimonianza anche due imprenditori, Alessandro Ridolfi e Alessandro Pardini, impegnati nei progetti legati al cibo.

Il progetto, comunque, non si ferma qui e prevederà altri momenti di approfondimento e di disseminazione degli obiettivi. Lucca in Diretta, che del progetto è media partner, ne racconterà progressivamente gli sviluppi.