Anniversario della morte di Manzoni, alla Fondazione Ricci si riscoprono “I promessi sposi”

Con la conferenza del professor Berto Giuseppe Corbellini Andreotti sul “Romanzo per la nazione italiana”
Proseguono gli Incontri con la letteratura italiana alla Fondazione Ricci di Barga in via Roma 20 con la conferenza del professor Berto Giuseppe Corbellini Andreotti Alla scoperta dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni: il romanzo per la nazione italiana in occasione dei 150 anni della morte.
I promessi sposi accompagna il processo risorgimentale di formazione dello stato nazionale italiano. Il romanzo si propone di costituire un modello di educazione civile e morale per la opinione pubblica, con la diffusione di esempi di comportamento e valori che avrebbero dovuto caratterizzare la nuova Italia della libertà: l’obbedienza alle autorità, il rispetto delle leggi da parte di tutti, l’esercizio dei doveri, un potere giusto senza arbitrio e sopraffazione. E ancora, la solidarietà tra le classi sociali, la carità concreta che attenua le differenze vistose tra ricchi e poveri, il culto della famiglia e del lavoro, l’autorevolezza di una chiesa liberata dal fardello politico impegnata nell’azione spirituale e nell’assistenza ai bisognosi, povera e virtuosa, una società armonizzata dall’etica cristiana, non clericale.
La scelta di una lingua non artificiosa, ma viva, che attinge al parlato dei ceti colti fiorentini costituiva il modello realistico e giusto per un paese dalle profonde differenze regionali, con un altissimo tasso di analfabetismo. La soluzione adottata da Manzoni nel romanzo era rivoluzionaria e rappresentava una meta ambiziosa ma doverosa per una classe dirigente che aveva il compito storico arduo di “fare gli italiani” e di guidarli nell’incivilimento e nella modernizzazione.
Il ciclo di appuntamenti è promosso da Fondazione Ricci, Comune di Barga, Unitre Barga, Istituto storico lucchese sezione di Barga con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
