Gallicano in copertina, Giampiero Mughini fa il pieno con il suo ultimo libro

12 agosto 2022 | 20:11
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Gallicano in copertina, Giampiero Mughini fa il pieno con il suo ultimo libro

Lo scrittore catanese ha presentato il suo ultimo lavoro, dall’infanzia in Sicilia alla passione per lo sport

Una bella serata quella che si è svolta ieri sera (11 agosto) a Gallicano per la rassegna Gallicano in copertina.

Gradito ospite il giornalista e scrittore Giampiero Mughini che ha rilasciato un’intensa intervista moderata dal bravo Vittorio Castelnuovo. In questa occasione è stato presentato l’ultimo libro dell’autore nato a Catania, dal titolo Il Muggenheim: quel che resta di una vita edito da Bompiani.

Una chiacchierata che si è rivelata essere il giusto pretesto per accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso i molti aneddoti di una vita davvero affascinante, tra rimpianti, rimorsi ed incontri eccellenti.

Dall’infanzia complessa forgiata dalla presenza paterna, agli inizi difficili ma formativi tra Parigi nel bel mezzo del maggio francese e Roma, dove Giampiero Mughini ha potuto compiere i suoi primi passi a livello professionale. Un uomo ed un libero pensatore che anche in questa circostanza ha dimostrato un’innegabile libertà intellettuale.

In tutti i suoi libri, per sua stessa ammissione, girovaga attorno a temi che sono propri del suo tempo, il Novecento: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, l’avvento del fascismo e del comunismo, il design, la politica ed il cinema vissuto da protagonista, grazie all’amicizia poi interrotta con Nanni Moretti che lo volle nel film Ecce Bombo e successivamente in Sogni d’oro.

Il libro mette in evidenza l’amore del giornalista per l’antiquariato ed il suo rapporto con il modernariato oltre che la sua intensa attitudine per il collezionismo.

“Questo libro pur essendo personale – afferma – scava con ostinazione e voluttà nella storia culturale del Novecento. Ogni dieci o quindici pagine si possono trovare i nomi di persone che si sono fatte valere in diversi campi nel corso del Novecento”.

“Per me – sottolinea – scrivere un libro è come incontrare il mondo, così come leggere o comprare certi oggetti di design, amando certi fumettari come Andrea Pazienza e Guido Crepax che mi ha insegnato com’è fatto il corpo di una donna”.

Non meno urgente la passione calcistica attraverso la quale Giampiero Mughini è divenuto in tempi più recenti, volto conosciuto dal grande pubblico televisivo proprio nelle vesti di ospite fisso a trasmissioni quali Tiki Taka e Pressing.

“Sport, cinema, cultura e musica – ammette – riempiono la mia anima quanto come e più di un tempo”.

“Questo libro – conclude – è molto importante perché da quando sono arrivato a Roma ho pensato che casa mia dovesse specchiare i gesti di tutti i giorni, gli oggetti d’arte per me particolarmente toccanti, l’impianto stereo, i quadri appesi ai muri che sono l’alfabeto sentimentale del romanzo che io ho vissuto e attraverso il quale sono divenuto un uomo”.