La transumanza in Garfagnana e Valle del Serchio, prosegue la mostra

L'esposizione al museo etnografico visitabile fino al 31 agosto

Prosegue anche questa settimana la mostra Montagne che migrano. La transumanza in Garfagnana e Valle del Serchio al Museo etnografico provinciale Don Luigi Pellegrini di San Pellegrino in Alpe nel comune di Castiglione di Garfagnana, all’interno del calendario del festival I Musei del Sorriso, organizzato dal sistema museale territoriale della provincia di Lucca.

A cura di Lucia Giovannelli e Pietro Luigi Biagioni, aperta fino al 30 agosto, è realizzata nell’ambito del progetto interregionale marittimo Italia-Francia CamBioVia La cooperazione al cuore del Mediterraneo.

“Il fenomeno migratorio si diffonde in Italia ben prima che nascessero gli italiani – spiegano Giovannelli e Biagioni -. Sin dal Medioevo, mercanti, artisti, soldati, artigiani attraversano i passi alpini o salgono su navi per intraprendere lunghi viaggi. Si pensi poi ai millenari movimenti stagionali degli abitanti della montagna in funzione dei pascoli, con lo spostamento annuale di milioni di capi di bestiame dall’alpe alla pianura. La migrazione temporanea, però, non è esclusiva solamente delle professioni umili, come pastori e braccianti, infatti anche artigiani e detentori di mestieri specializzati si mettono spesso in viaggio creando una rete di relazioni e di solidarietà nelle nazioni ospitanti. Oggi le strade dell’Alpe hanno perduto la funzione per cui furono realizzate, ma viste nel loro insieme costituiscono un patrimonio storico di grandissimo valore e fascino; trattandosi di tracciati montani non sono state soggette alla trasformazione, quanto piuttosto all’abbandono. Selciati formati da pietra affiorante localmente, canalette di scolo delle acque poste a intervalli regolari, murature a secco, talvolta anche a sostegno della massicciata stradale nei punti strapiombanti, siepi vive di contenimento, per impedire lo sconfinamento degli animali nei coltivi e nei castagneti, sono gli elementi e i criteri costruttivi ricorrenti di questa antichissima viabilità pastorale Ma non sarà difficile avvertire il desiderio di salvaguardarle se percorriamo le antiche vie dell’alpe sapendo che costituiscono una testimonianza importante della nostra storia, rappresentando la cultura materiale e l’impegno costruttivo e di manutenzione collettiva di intere comunità, nei secoli”.