Da Guccini a Zucchero: il racconto dell’Appennino tosco emiliano nella guida nazionale

Sarà in tutte le edicole italiane il 31 gennaio
Una guida nazionale racconta la Riserva di biosfera dell’Appennino tosco emiliano attraverso le parole di Francesco Guccini, Zucchero, Iva Zanicchi, Enrico Salimbeni e tanti altri.
Qui sono nate le cose più belle e le donne cantanoè il titolo della guida ricca di informazioni, foto, racconti da cui emergono i valori e la bellezza dei territori. Voluta dalla stessa Riserva e realizzata in partnership con Repubblica, che sarà in tutte le edicole italiane il 31 gennaio.
“Apprezziamo la scelta editoriale di raccontare il territorio attraverso i testimonial – spiega Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano e autore della presentazione -. Infatti, partecipazione e collaborazione attiva delle persone sono il valore aggiunto che le Riserve di Biosfera portano nei territori alla sfida sostenibilità. In epoca di Covid anche l’annuale assemblea consultiva il prossimo 19 febbraio dovrà svolgersi on line. Questa guida vuol colmare le difficoltà di partecipazione attraverso incontri diretti ed è un invito ad attivare creatività nel territorio”.
“In questa guida c’è uno degli scrigni più preziosi d’Italia – scrive Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica – soprattutto c’è questo straordinario rapporto tra l’uomo e la natura, quella Biosfera che nobilita un approccio diverso e nuovo alla conoscenza di un territorio straordinario e tutto da scoprire. L’Appennino è vera montagna Italiana”.
Tradizionalmente i volumi che compongono la collana delle Guide ai Sapori e ai Piaceri di Repubblica raccontano i territori disegnando itinerari tematici, realizzando interviste ai protagonisti del panorama culturale e segnalando gli indirizzi del gusto (ristoranti, botteghe, produttori), a cui sono dedicate con l’obiettivo di tratteggiare un quadro del bello e del buono dell’Italia, da nord a sud.
Francesco Guccini è nato a Modena, vive a Pavana, ma all’Appennino Tosco-Emiliano è molto legato, “perché se vado indietro negli anni – si legge nella sua intervista – tutte le cose più importanti sono successe qui o, comunque, è da qui che hanno avuto inizio” citando il legame autobiografico con i suoi brani più famosi da Dio ì Mordo ad Auschwitz. Singolare il ricordo della prima gita a piedi da Pavana all’Abetone, a 17 anni e molti altri. Iva Zanicchi nasce nel 1940 a Vaglie, piccolo borgo “ora svuotato” ti faceva sentire l’abbraccio di una comunità di persone generose e aperte. La vita sull’Appennino era tosta ma si viveva con il sorriso”. Zucchero Sugar Adelmo Fornaciari è nato a Reggio Emilia e ha scelto restare a vivere in area Mab, ma in Lunigiana, a Pontremoli: “La campagna della Lunigiana mi ha salvato dalla depressione” confida.