Borgo a Mozzano, tutto esaurito per la serata in ricordo del partigiano Aldo Aruspici



Nel corso dell’evento è stato proiettato il cortometraggio ideato da Rosalba Ciucci, presidente della sezione locale dell’Anpi, e realizzato da Ambrogio Pagani
Tutto esaurito per la serata in ricordo di Aldo Aruspici, organizzata dalla sezione lucchese dell’Anpi, con il patrocinio del Comune di Borgo a Mozzano.
Venerdì scorso (20 agosto) nella sala delle Feste dell’ex convento delle Oblate, dopo i saluti della vicesindaca Roberta Motroni, la storia di Aldo Aruspici, partigiano borghigiano, è stata ripercorsa attraverso le lettere, i ricordi della famiglia e con la proiezione di un video. Ad arricchire la serata, la voce narrante della nipote di Aldo, Frida Morganti, e l’intervento musicale di Giulio D’Agnello.
Aldo Aruspici era originario di Borgo a Mozzano, nato in una famiglia antifascista: durante tutta la sua vita ha sempre avversato civilmente il regime, fino a diventare un perseguitato politico. Arrestato e incarcerato a Pisa, evitò la condanna a morte grazie al nome di sua figlia, Edda, e fu quindi mandato in Africa a combattere contro gli inglesi. Qui si consegnò come prigioniero e fu mandato a Londra a lavorare da un pastore anglicano. Aruspici tornò in Italia solo molti anni dopo, ma fu costretto a emigrare a causa dell’appartenenza al Partito Comunista. La sua tessera, la numero 14, gli rendeva impossibile trovare lavoro e dovette recarsi in Svizzera per mantenere la sua famiglia.
Il cortometraggio è stato ideato da Rosalba Ciucci, presidente della sezione locale dell’Anpi, e realizzato da Ambrogio Pagani. Il video nasce a seguito dalla lettera inviata da Edda Aruspici, figlia di Aldo, alla presidente Ciucci in seguito ad un noto fatto di cronaca: nel 2017, infatti, il professor Manfredo Bianchi sventolò sul monte Sagro, a Fivizzano, la bandiera della Repubblica di Salò. Qui, nel 1944, 174 persone furono trucidate dalle milizie nazifasciste in quello che viene ricordato come l’Eccidio di Vinca. Il video ripercorre la storia degli Aruspici e, in particolare, di Aldo ma anche dell’Italia e di Borgo a Mozzano durante il periodo fascista: una testimonianza preziosa ed intensa di resistenza civile quotidiana, in un periodo difficile e complesso per tutta la nazione.
Per vedere il video clicca qui.