“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro

23 luglio 2021 | 15:41
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“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro
“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro
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“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro
“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro
“Dietro il muro magico”, un documentario racconta le nostre sale cinematografiche tra passato e futuro

“Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu”. In molti ricorderanno questa battuta tratta dal film “Nuovo Cinema Paradiso” scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1988. Uno sguardo evocativo che caratterizza anche il documentario “Dietro il muro magico” ora in fase di realizzazione a cura dell’Istituto Luce di Roma, scritto e diretto da Fabrizio Laurenti ed Angelo Musciagna, da trentatré anni professionista del settore a Cinecittà.

Un’iniziativa già nota eppur meritevole di un ulteriore approfondimento, dato lo sforzo realizzativo che questa ha comportato. Un lavoro capillare e collettivo che ha visto la sentita partecipazione di molti, a partire da Graziano Salotti, storico proiezionista del cinema Puccini a Fornaci di Barga.

Il regista Angelo Musciagna, venuto a conoscenza della sua storia, si è immediatamente interessato al Cinema Roma di Barga di proprietà della famiglia Lorenzini, allargando l’inquadratura, è il caso di dirlo, a molte delle sale cinematografiche presenti sul nostro territorio. Realtà come quella del cinema Smi di Fornaci di Barga o la vicenda del cinema Risorgimento di Ponte All’Ania ora in stato d’abbandono, si sono spontaneamente tradotte in storie che dovevano essere raccontate. “Questo documentario è un sogno che si realizza” afferma il regista, che nel corso del proprio vissuto professionale ha assistito al passaggio dalla pellicola, all’elettronica ed infine al cinema votato al digitale, nonostante la pellicola sia ancora lo strumento preferito da molti celebri cineasti.

“L’incontro con Graziano è stato provvidenziale considerando che è riuscito a tradurre in carta stampata la propria esperienza (con il volume ‘Una vita dietro la macchina da proiezione cinematografica’). Un nostalgico viaggio che ha toccato i nostri luoghi e che proseguirà nel ravvennate, alla riscoperta del proiettore come oggetto simbolo di un modo di fare cinema, ma da intendere anche come spazio socio-culturale, inesorabilmente soppiantato dalla digitalizzazione.

“È forse questa l’altra dimensione tematica che questo documentario vuole sottolineare e l’augurio- prosegue Musciagna- è che questo possa rappresentare un input per guardare ad un futuro nel quale speriamo che questi luoghi possano ritrovare una giusta connotazione, magari anche formativa, relativamente all’inserimento del linguaggio cinematografico nell’attuale proposta scolastica. Questo sarà possibile solo attraverso una promozione anche di tipo istituzionale, attraverso una rinnovata sensibilità antropologica, basata sull’incontro”.

Foto di Graziano Salotti