Teatro di Verzura, in tanti alla presentazione del libro di Andreuccetti: “Una grande emozione”



A supportare il sindaco la sorella Laura Magnani, il professor Gabriele Matraia, l’assessore Alessandro Profetti e l’ex sindaco Francesco Poggi
Una serata di grandi emozioni quella trascorsa ieri (14 luglio) al Teatro di Verzura a Borgo a Mozzano in occasione della presentazione del libro Il viaggio di mio padre. Un racconto sul futuro scritto dal sindaco Patrizio Andreuccetti nel ricordo di suo padre Alberico.
“Non solo un romanzo di idee, tra storia filosofia arte e guerra, ma – come lui stesso afferma – anche un viaggio, attraverso il quale ho provato ad analizzare alcuni dei temi portanti il vivere umano, sperando che possa essere utile ad aprire la mente, abbattere muri culturali e relazionali. Un libro che non sarebbe stato impossibile scrivere senza il vademecum valoriale trasmesso da mio padre e paradossalmente dalla sua scomparsa, un evento che è stato tanto luttuoso quanto rielaborativo”.
A supportare Andreuccetti sul palco, la sorella Laura Magnani, il professor Gabriele Matraia, l’assessore Alessandro Profetti e l’ex sindaco di Borgo a Mozzano Francesco Poggi.
Non solo un saggio, ma anche e soprattutto un romanzo che dà vita ad una narrazione nella narrazione, in cui si alternano fatti reali come il dialogo tra Patrizio e suo padre il giorno prima che quest’ultimo venisse a mancare e un taglio più romanzesco. Un percorso narrativo di fantasia, ambientato sull’isola di Montecristo, luogo dove il protagonista del libro compie un itinerario umano ed intellettuale, che diventa crocevia d’incontri eccezionali, da personalità della grande storia ad individui particolarmente significativi per la sua esistenza, un iter calato in un’atmosfera autobiografica ma anche vagamente dantesca.
È proprio a Dante Alighieri di cui ricorre quest’anno l’anniversario della dipartita, che Francesco Poggi si rifà per introdurre il suo forbito intervento: “È nel quarto canto del Purgatorio, che il sommo Poeta tratta in modo particolarmente toccante il tema del rapporto tra padre e figlio proiettandolo in quello che intercorre tra Dante e Virgilio. Il rapporto padre/figlio è alla base della vita di ognuno di noi, talvolta delicato, altre contraddittorio o conflittuale poi inevitabilmente sanato quando la figura genitoriale viene a mancare, nel segno del ricordo che è una dimensione sacra”.
Il professor Andrea Matraia dà invece un’altra ma non meno interessante chiave di lettura: “Ciascuno di noi ha una propria patria, quella più identificativa è quella che Dante Alighieri ci ha regalato: la lingua. Lo stile ed il linguaggio utilizzati da Patrizio ne rivela non solo il bagaglio culturale ma anche e soprattutto il vissuto personale, espresso in quei passi del libro in cui parla della sua fanciullezza rievocandola”.
A proposito di amicizia interviene invece Alessandro Profetti a cui il sindaco è legato da un lungo trascorso amicale e dalla medesima progettualità politica. Profetti mette in risalto l’importanza dell’incontro precoce, talvolta solo ideale ma non meno formativo, con personalità quali Silvio Ferri noto archeologo, che ha influenzato Andreuccetti circa la passione per la storia poi divenuta dimensione formativa, e don Giovanni Biondi parroco di Partigliano che era nato proprio il 14 luglio del 1917.
Molto intimo e sentito infine l’intervento della sorella del sindaco Laura Magnani che accompagna il fratello Patrizio a fare una riflessione sul lascito non solo emotivo ma anche intellettuale del padre Alberico.