Storie di emigranti della Valle in due documentari al Film Festival



Proiezioni in programma nella giornata finale della rassegna
Due documentari, due storie di migrazioni, dalla Toscana in America, ricostruite e raccontate al Lucca Film Festival e Europa Cinema, domani (4 ottobre), in programma all’ultima giornata del festival al cinema Centrale alle 15.
Si parte con il cortometraggio Giuseppe Magi. A century long story of emigration and dreams realizzato da Neon Film Production e dai tre barghigiani Francesco Tomei (regia); Stefano Cosimini (montaggio e fotografia) e Simone Gonnelli (Cameramen e Assistente) – e prodotto dall’Istituto Superiore di Barga con il patrocinio del Comune di Coreglia Antelminelli – ricostruisce la storia del figurinaio Giuseppe Magi, nato nella Mediavalle del Serchio, che nel 1918, giunge a Helsinki in Finlandia dopo avventurosi viaggi attraverso l’Europa. Esattamente cento anni dopo, un gruppo di studenti dalla Finlandia, Irlanda e Spagna visitano il Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione a Coreglia Antelminelli, poco distante dalla città in cui Giuseppe Magi nacque.
A seguire Mister Wonderland di Valerio Ciriaci – scritto dal lucchese Luca Peretti (autore e produttore del film, professore de The Ohio State University) – racconta la straordinaria storia di Sylvester Z. Poli, un umile artigiano emigrato dalla provincia Lucca in America alla fine del XIX secolo, per poi diventare il più grande proprietario di sale cinematografiche del suo tempo. Il film racconta il suo viaggio dalla Toscana rurale ai ruggenti anni Venti negli Usa, rivelando come l’ingegnosità̀ del migrante abbia plasmato l’esperienza cinematografica così come la conosciamo. Attraversando continenti e generazioni, Mister Wonderland si propone di scoprire ciò che rimane oggi dei cinema di Sylvester e delle comunità̀ che vi ruotavano intorno. Sylvester Z. Poli (nato Zefferino Poli) è nato a Bolognana (31 dicembre 1858) una frazione di Gallicano, in Garfagnana.
Nacque in una famiglia umile composta dai genitori e da sei figli. Zeffirino iniziò la sua carriera di venditore tra le strade del paese con la vendita della “ciaccine” preparate dalla madre. La sua famiglia si trasferì in seguito a Piano di Coreglia e Zeffirino imparò il mestiere del figurinaio (realizzava statuette in gesso e cera). Partì per gli Stati Uniti dopo aver vissuto qualche anno a Parigi lavorando in un museo di cere. Nel primo periodo statunitense, la notte lavorava nel suo laboratorio e il giorno vendeva statuine di santi e di gatti ai lati delle strade. Dopo l’incontro con la sua futura moglie Rosa Leveroni, genovese, triplicarono le vendite e con i soldi guadagnati comprarono un edificio in cui esporre le loro creazioni. Nel 1888, Poli costituì una società, aprendo un insieme di musei e teatri a Toronto, in Canada, Rochester e Staten Island nello Stato di New York. Nel 1892, si stabilì a New Haven, nel Connecticut, dove aprì il Poli Eden Musee e negli successivi il Poli’s Wonderland Theatre nel 1893. Poli divenne il più grande imprenditore dello spettacolo di quel periodo.