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Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo

20 settembre 2020 | 15:13
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Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo
Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo
Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo
Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo
Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo
Cammino inaugurale sulla via Matildica del Volto Santo

Percorso un tratto compreso fra Pieve Fosciana e Castiglione Garfagnana con l’archeologa Lucia Giovannetti e la guida Pierluigi Pellizzer

Ieri pomeriggio (19 settembre) un tratto piccolo ma significativo della Via Matildica, compreso fra Pieve Fosciana e Castiglione Garfagnana, è stato percorso da venticinque persone accompagnate dall’archeologa Lucia Giovannetti e da Pierluigi Pellizzer, guida ambientale escursionistica.

Piccolo, perchè si dipana per poco più di 4 chilometri, dall’antica pieve di San Giovanni Battista al Castello di Castiglione, passando per il molino Regoli, risalendo la sponda sinistra del fiume Esarulo e toccando il ponte medievale ‘a schiena d’asino’ in località Molini. Significativo, perchè un segmento così ridotto di strada è comunque un concentrato di interessantissime testimonianze architettoniche religiose e militari, artistiche e di cultura materiale che ci raccontano la ricchezza della nostra Garfagnana e ci suggeriscono che un cammino storico è, prima di tutto, un tuffo nel passato e nei paesaggi di un territorio, da riscoprire e assaporare con lentezza.

La suggestione in chi lo percorre nasce prima di tutto dalla consapevolezza di muoversi sulle orme di Matilde di Canossa (1046-1115), personaggio femminile di rilievo nella storia medievale italiana ed europea che fra Toscana, Emilia e Lombardia aveva le basi del proprio potere politico. Lei, a capo della Marca ereditata dal padre Bonifacio di Toscana, i cui antenati erano originari proprio del contado di Lucca, si avvaleva dei passi appenninici per raggiungere i propri possedimenti territoriali: donna frequentemente in viaggio con il suo seguito di vassalli.

Dalle pianure del Po, attraverso le colline e montagne del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, fino alle valli della Garfagnana valicando il passo di San Pellegrino dominato dalla grande mole del suo ospitale medievale, la via Matildica, con il suoi 285 km di sviluppo, si è aggiunta all’atlante digitale dei Cammini d’Italia dando valore ai luoghi che tocca e generando nuova sinergia fra territori diversi. Da Mantova (città in cui Matilde probabilmente nacque) a Lucca (città dei suoi avi e importante meta di pellegrinaggio grazie alla reliquia del Volto Santo nella cattedrale di San Martino) è un cammino che fa penetrare nel patrimonio e nell’immaginario culturale, storico, economico e religioso del nostro Paese, studiata per la mobilità lenta – a piedi e in bicicletta – e chiave di scoperta di luoghi ‘minori’, ma soltanto perché meno noti e non toccati dal turismo di massa, non certo per bellezza e ricchezza di emergenze storiche e paesaggistiche.

La giornata di ieri ha avuto proprio lo scopo di iniziare a divulgare e condividere il senso e le potenzialità di un cammino storico, non solo in termini turistici ma anche a beneficio delle comunità locali (ivi comprese le scuole) che possono tornare a fruire lentamente e ‘profondamente’ del territorio a partire dalla soglia di casa (‘sfogo’, questo, la cui importanza si è capita ancor di più in tempo di pandemia, quando si scelgono mete di prossimità).

L’amministrazione di Pieve Fosciana, rappresentata dalla consigliera Annarita Fiori e quella di Castiglione di Garfagnana hanno patrocinato l’evento, una sorta di gemellaggio culturale originatosi dalla nuova viabilità lenta che li unisce, ripulita e segnalata con apposita cartellonistica a cura dell’Unione dei Comuni della Garfagnana. La Pro Loco di Castiglione, grazie alla disponibilità di Valentina Folegnani e Alice Marzocchini, hanno organizzato l’accoglienza e la visita guidata della Rocca e di questo borgo murato, senza dubbio tra i più strategici e affascinanti della Garfagnana.