Teatrino di Vetriano protagonista in tv con Alberto Angela

9 dicembre 2019 | 14:14
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Teatrino di Vetriano protagonista in tv con Alberto Angela

La piccola struttura si prende i riflettori di Rai Uno

Una piccola perla del Comune di Pescaglia protagonista su Rai Uno. Lo scorso sabato (7 dicembre) Alberto Angela ha guidato i telespettatori alla scoperta di un vero gioiello, un teatro all’italiana in miniatura custodito tra i monti dell’appennino toscano: il teatrino di Vetriano, che gli abitanti del paese chiamano la bomboniera. Vetriano si prende i riflettori del programma Passaggio a nord ovest.

Alberto Angela ha svelato la storia del teatrino

Sull’appennino che sfiora Lucca, a Vetriano, c’è un piccolo gioiello da scoprire. La sua storia risale al 1889, quando l’ingegnere Virgilio Biagini affidò alla piccola comunità un fienile da adibire a teatro. Gli abitanti, per lo più contadini, accolsero con grande favore la donazione dando vita a una società paesana, che si autotassò con versamento una tantum di 2 lire e poi di 50 centesimi al mese per costruire il teatro più la manovalanza. Grazie all’operosità degli abitanti, il teatrino venne costruito in un solo anno e nel 1890 il palcoscenico, incorniciato da decorazioni neoclassiche, poté ospitare le prime rappresentazioni. Si trattava, per lo più, di opere in prosa e commedie musicali, spesso scritte e recitate dagli stessi abitanti del paese che, per godersi gli spettacoli, dovevano portarsi la seggiola da casa. In seguito l’attività si intensificò e il teatrino divenne ben presto un punto di riferimento per tutta la zona. Col passare degli anni, venuta meno la società paesana, il teatrino cadde in abbandono e divenne inagibile, finché, nel 1997, gli eredi dell’ingegner Biagini si rivolsero al Fai donandogli la propria quota di teatro perché se ne prendesse cura. Dopo un accurato restauro, il teatrino di Vetriano è tornato a vivere e a ospitare commedie brillanti, opere ed eventi per un pubblico che non può superare le 85 persone. Oggi è possibile ammirarlo come era alla fine dell’Ottocento, con un palcoscenico, profondo e largo cinque metri e mezzo, e un bel sipario dipinto. Ricavati sotto il teatro, potrete ammirare due camerini per il trucco, una sartoria e un piccolo deposito di costumi.

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