Rivolta a Cerreto per la riparazione di un guasto elettrico, Fdi: “Da migliorare il dialogo fra E-Distribuzione e Comuni”

Amorese e Fantozzi: “Si fa fatica a dare torto ai cittadini”. Ugl Chimici solidale con i lacoratori: “Ma l’azienda spieghi le sue scelte”
Dopo i fatti accaduti a Cerreto di Borgo a Mozzano, dove i cittadini al buio hanno in qualche modo costretto una squadra di Enel a intervenire per la riparazione, operazione che ha richiesto l’intermediazione dei carabinieri, l’onorevole Alessandro Amorese e il capogruppo regionale Vittorio Fantozzi, esponenti di Fratelli d’Italia, sono pronti a fare passi istituzionali per un problema che sembrerebbe circoscritto a situazioni locali, ma che investe questioni più grandi e che riguardano i rapporti fra le istituzioni e E-Distribuzione, la branca di Enel che si occupa di questi aspetti energetici.
“Senza entrare troppo nello specifico dell’episodio, che concerne competenze e sfumature tecniche e di competenza che noi possiamo non conoscere completamente – dicono Amorese e Fantozzi – resta il diritto sacrosanto delle persone di vedere intervenire nel minore tempo possibile i tecnici di chi gestisce il servizio e che i cittadini pagano regolarmente. Un diritto che i cittadini di Cerreto hanno esercitato con modi decisi, ma facciamo veramente fatica a dare loro torto nella sostanza, ovvero pretendere tempi ridotti di riparazione dei danni, specialmente in questo periodo dove è difficile stare senza energia elettrica per scaldarsi, lavarsi, comunque vivere nelle proprie abitazioni con questi servizi funzionanti. In questo senso bene hanno fatto i carabinieri a prendere parte alla vicenda lavorando per una mediazione”.
“Resta il fatto, però, che non si tratta di un caso isolato, ma di un problema crescente di dialogo fra le istituzioni comunali e E-Distribuzione – dicono gli esponenti di Fdi – È successo recentemente a Montecarlo, ma se scorriamo una semplice ricerca online, ci rendiamo conto che queste problematiche si stanno moltiplicando e creando polemiche e proteste: il 9 novembre a Calderara, il 26 ottobre a Morotto e Salvirola di Cremona e con la protesta di 50 sindaci del Polesine, il 12 agosto a Torre Annunziata, il 26 agosto in una serie di piccoli comuni del Vercellese, il 18 luglio a Taranto e il 5 ottobre a Siena, per Piazza del Campo. Il punto è che vanno cambiati i rapporti, e la comunicazione, fra E-distribuzione e comuni, e i sindaci devono poter avere strumenti operativi per dare risposte efficaci e tempestive ai cittadini in casi analoghi”.
Di diverso avviso l’Ugl Chimici: “Riguardo ai fatti occorsi in data 22 novembre sul blackout di Cerreto, come Ugl-Chimici della Toscana condanniamo quanto accaduto ed esprimiamo completa solidarietà ai lavoratori di E-distribuzione coinvolti in questa spiacevole e preoccupante disavventura”. Lo afferma il responsabile del settore elettrico regionale Alessandro Galassi il quale continua: “In una nota inviata all’azienda di Enel, e-distribuzione, abbiamo chiesto che la stessa ci riferisca con urgenza su quanto accaduto, non è nostra intenzione alimentare polemiche circa la causa del guasto e la sua entità, a noi interessa la gestione dei guasti, il coordinamento degli stessi e conseguentemente dei lavoratori che intervengono, le priorità che l’azienda impone alle persone qualora gli chieda di sospendere un guasto in corso di riparazione per dirottarle su altri, le difficoltà di spostamento che erano presenti o che vi potevano essere in questi casi, le disorganizzazioni che ci possono essere state e che hanno causato questo increscioso episodio, la mancata copertura, in termini di sicurezza, verso il nostro personale nonostante le forze dell’ordine intervenute… ed altro ancora”.
Il sindacalista pone all’azienda di Enel anche altri possibili problemi e preoccupazioni, quali “l’aver preso con “leggerezza” l’umore degli abitanti, il non aver valutato diversamente la gestione degli eventi, un livello occupazionale preoccupante e che è lamentato da tempo e maggiori investimenti resilienti”.