Castelnuovo ricorda con un memorial Giancarlo Marigliani a un anno dalla scomparsa

Prima calciatore e poi allenatore della locale società di calcio era il titolare di una storica barberia in piazza Umberto

Mercoledì (28 agosto) allo stadio comunale Alessio Nardini con inizio alle 18 si disputerà il primo Memorial Giancarlo Marigliani, ad un anno dalla scomparsa di una indimenticabile bandiera del  calcio gialloblu.

Il “Mariglia”, così lo chiamavamo un po’ tutti – ricorda l’ex presidente Francolino Bondi – appare ufficialmente all’orizzonte del calcio cittadino, con la formazione allenata da – il nome è tutto un programma – Guerrando Cardelli, formazione che milita nel campionato dilettanti Prima Categoria ,stagione 1958/59. La carriera di giocatore, dotato di eccellenti qualità tecniche, Giancarlo la percorre in massima parte nelle fila del nostro Castelnuovo con una importante parentesi in squadre di categorie superiori come la Torres e la Massese. Appese le scarpette al chiodo per limiti di età, Marigliani continuerà, per parecchi anni con la società, il suo rapporto in veste di allenatore e successivamente di dirigente nell’ambito del settore giovanile”.

“Ma, insieme con la sua notevole attività calcistica che lo ha giustamente reso famoso in tutta la Valle – dice ancora Bondi – Marigliani ha lasciato un segno incancellabile nell’ambiente calcistico, anche a causa della sua attività  lavorativa che in apparenza niente aveva a che fare con lo sport. Chi non ricorda la sua barberia affacciata in piazza Umberto nel cuore di Castelnuovo? Era lì che a giornate intere fra una barba e un taglio di capelli, si discuteva di calcio a tutti i livelli. Anch’io spesso mi fermavo in bottega, in verità più per ascoltare che per partecipare alle animate discussioni di veri esperti di pallone quali i Magagnini, il Giuliano Poli, il Beppe Pellegrinetti, l’Ireneo Valdrighi, l’Alberto Chierici, l’Alfonso di Pontecosi e tanti altri amici. E il Mariglia, forbici e pettine alla mano, con gli occhi puntati sulla testa del cliente, ma con le orecchie  assai attente ai vibranti e accalorati discorsi degli habituée della barberia, interveniva di tanto in tanto dicendo la sua e riaccendendo una discussione che dava l’impressione stesse per affievolirsi”.

“Io, come detto – dice ancora – mi limitavo all’ascolto perché non mi sentivo all’altezza degli altri esperti. In compenso mi divertivo moltissimo e in più questa frequentazione mi servì non poco a conoscere meglio Giancarlo Marigliani, sia come uomo di calcio sia come persona. Diventammo amici e lui non mancò mai, quando ebbi qualche responsabilità nell’Us Castelnuovo, di darmi il suo prezioso  consiglio e il suo cordiale sostegno. E di questo gli sarò sempre riconoscente. Come sicuramente lo sarà tutto l’ambiente sportivo che ha avuto nel caro Mariglia uno straordinario e concreto protagonista della secolare  storia del calcio gialloblu”.

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