Lucca, scoperti dalla guardia di finanza 48 evasori totali. In dieci denunciati per fatture false foto

In 91 nei guai per reati tributari: i dati dell'attività nel corso del 2023 e nei primi mesi dell'anno

Quarantotto evasori totali, completamente sconosciuti al fisco. E’ soltanto uno dei risultati delle indagini della guardia di finanza di Lucca svolte nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 e resi noti dal comando provinciale in occasione dell’anniversario della fondazione del corpo. In questo lasso di tempo i finanzieri hanno eseguito 4.034 interventi ispettivi e 152 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza.

Frodi e evasione fiscale

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 48 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 67 lavoratori in “nero” o irregolari, con la denuncia anche di 10 persone per emissione/utilizzo di fatture false connesse a illecite esternalizzazioni di manodopera riguardanti ulteriori 50 lavoratori.

Scoperti, inoltre, 2 casi di evasione fiscale internazionale.

Complessivamente i denunciati per reati tributari sono 91. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati, inoltre, cautelati e segnalati all’Agenzia delle Entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia inesistenti, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore totale di oltre 15 milioni di euro.

Sono state avanzate svariate proposte di cessazione della partita Iva nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

Nel più ampio contesto di piani d’azione a tutela dei prezzi al consumo sono stati eseguiti mirati controlli in 89 distributori stradali di carburante. Gli specifici 23 interventi condotti anche in materia di accise, hanno permesso di sequestrare 19.874 chili di prodotti energetici. Sono stati 5, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare 34 chili di tabacchi lavorati esteri consumati in frode o sottoposti a sequestro e alla denuncia di una persona.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 1 punto clandestino di raccolta scommesse e di denunciare 1 responsabile.

Tutela della spesa pubblica

L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 104 interventi orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per 27.474.548 di euro, di cui circa 500.000 euro sono stati segnalati come irregolari.

Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 88 interventi, di cui 67 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro, constatando irregolarità per 278.241 euro. 

L’azione di contrasto alle frodi ai danni delle risorse unionali ha portato complessivamente ad accertare contributi indebitamente percepiti per 41.500 euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono 142.342 di euro.

Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria – penale e contabile – sono state eseguite 9 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati denunciati 6 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 26 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per 1.399.838 di euro.

È proseguita la collaborazione sul territorio con la procura europea per i reati di rispettiva competenza.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per 33.984.548 di euro.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la pubblica amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha portato alla denuncia di 6 persone e al sequestro di disponibilità per 245.229 di euro.

Contrasto della criminalità organizzata ed economico finanziaria

Nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 24 interventi, che hanno portato alla denuncia di 3 persone e alla ricostruzione di operazioni illecite per 3.997.533 euro.

Sono stati investigati oltre 1000 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio. Di grande utilità è risultata la loro analisi per ricostruire i flussi relativi a una investigazione riguardante una ipotesi di circonvenzione di incapace, all’esito della quale ha permesso di sequestrare valori per circa 1,5 milioni di euro, in quanto profitto del reato.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa, il totale dei patrimoni distratti ammonta a 5.903.904 euro, mentre con riferimento alle condotte di usura ed estorsione sono state denunciate 13 persone con proposte di sequestri per 1.610.753 euro.

In conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, il Corpo, in qualità di membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha proseguito gli accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea.

Complessivamente, dal 2022, sono state eseguite misure di congelamento nei confronti di 2 persone, aventi ad oggetto immobili per un valore di circa 10.000.000 di euro.

In applicazione della normativa antimafia sono state sottoposte ad accertamenti patrimoniali 34 persone.

Sono stati eseguiti, poi, 171 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i dipendenti Reparti del Corpo hanno effettuato 9 interventi, in territorio lucchese consentendo il sequestro di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da hashish (3,5 chili, denunciando due persone e segnalandone 42 ai Prefetti).

Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino (complessivamente, nel periodo osservato sono state 215, principalmente riguardanti presunte irregolarità fiscali).

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi sono stati eseguiti 55 interventi, sviluppate 2 deleghe dell’autorità giudiziaria e denunciati 35 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro euro 146.500 e circa 500.000 prodotti contraffatti, ovvero in quanto accertati non in possesso dei requisiti di sicurezza e, quindi, non sicuri.

Operazioni di soccorso e servizi di ordine pubblico

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti (ad esempio, sul fronte degli stupefacenti).

Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti, se necessario, anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriale ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali ed aerei del dispositivo aeronavale del Corpo.

I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che – senza soluzione di continuità – si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.

Per la Guardia di finanza, questo è possibile grazie ad un dispositivo unitario dislocato lungo tutta la costa nazionale, in cui i 15 Reparti Operativi Aeronavali (compreso quello di Livorno con competenza sulla Versilia), con le dipendenti 16 stazioni navali e 13 sezioni aeree, si coordinano costantemente con i comandi provinciali e le altre unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni e pianificando ed eseguendo interventi congiunti.

La combinazione fra terra e mare costituisce, dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’autorità giudiziaria.

Nel settore della sicurezza del mare, la guardia di finanza rinnova anche per la corrente stagione estiva, secondo una modalità operativa avviata già lo scorso anno, un’attività finalizzata a realizzare un più efficace mantenimento dell’ordine pubblico e un maggiore livello di sicurezza percepita da parte della collettività e degli utenti del mare, attraverso il rischieramento temporaneo di unità navali presso le località a più alta vocazione e densità turistica che insistono nella circoscrizione dei Reparti operativi aeronavali, ivi compreso quello di Livorno.

La progettualità è stata inquadrata nell’ambito del più ampio potenziamento dei servizi di vigilanza estivi che il Ministero dell’Interno attua a supporto degli uffici e reparti delle forze dell’ordine operanti nelle principali località balneari.

Tale iniziativa consentirà di assicurare una maggiore vicinanza all’utenza del mare e lacustre, anche nelle località di maggiore pregio e richiamo turistico che non ospitano un reparto navale del Corpo, contribuendo a rafforzare il concetto di “sicurezza percepita”.

La Guardia di finanza è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego anche dei militari specializzati anti terrorismo pronto impiego “AT-P.I.”; nello specifico, alla sede di Lucca durante il Summer Festival nei mesi di giugno e luglio e il Comics and games nei primi giorni di novembre, mentre alla sede di Viareggio con il Carnevale nell’intero mese di febbraio. 

Nel 2023 la Guardia di Finanza ha impiegato complessive 414 giornate in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi. Tale impegno, che sta continuando anche nel 2024, ha portato ad un impiego complessivo di 115 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico.

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