Muore dopo ore di agonia il calciatore di 25 anni colpito da un malore in campo

Mattia Giani non ce l’ha fatta: è deceduto stamani all’ospedale di Careggi
Tragico epilogo per il giovane calciatore del Castelfiorentino,colpito da un malore, ieri (14 aprile) durante la partita con il Lanciotto nel campo sportivo di Campi: il giovane 25enne, Mattia Giani, non ce l’ha fatta.
E’ morto questa mattina (15 aprile) all’ospedale di Careggi dove era stato portato in codice rosso e ricoverato in condizioni disperate in terapia intensiva, e dopo aver lottato tra la vita e la morte, appeso a un filo di speranza.
Un dolore al petto e il ragazzo che si era accasciato a terra privo di sensi, poi gli immediati soccorsi da parte sia dell’allenatore che dei compagni di squadra e avversari, che gli hanno praticato il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca, e cercato di rianimare con il defibrillatore. L’ambulanza, non presente sul posto, era arrivata dopo qualche minuto.
Una tragedia che colpisce la famiglia del giovane e tutto il mondo del calcio, dove il giovane militava nel campionato di Eccellenza.
Dolore tra i compagni, e gli amici e anche per il suo ex allenatore, Nico Scardigli.
Il Castelfiorentino United aveva già deciso prima del triste annuncio di sospendere tutte le attività di allenamento delle proprie squadre.
Anche il Comitato Regionale Toscano Lega Nazionale Dilettanti si stringe intorno alla famiglia di Mattia Giani ed alla società Castelfiorentino United per la tragedia avvenuta ieri in occasione della gara contro il Lanciotto Campi. Il presidente Paolo Mangini, unitamente al consiglio direttivo del Crt, nella certezza di rappresentare la vicinanza di tutte le società toscane, invia le più sentite condoglianze alla famiglia di Mattia.
Dolore tra i compagni, e gli amici e anche per il suo ex allenatore, Nico Scardigli e la presidente del Tuttocuoio, Paola Coia che ieri, dopo aver saputo del dramma aveva sospeso i festeggiamenti dei neroverdi per la vittoria del campionato di serie D. Fioccano, poi, la condoglianze alla famiglia e alla società da tutte le società della regione.
“Mattia non ce l’ha fatta – il commento del sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni – In questi momenti mancano decisamente le parole. Una tragedia terribile. Un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia, e alla sua società di appartenenza. Riposa in pace”.
Gli fa eco il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli: “Purtroppo questa mattina è giunta la terribile notizia che Mattia non ce l’ha fatta. Un dolore tremendo, siamo sgomenti e attoniti davanti a questa tragedia. Siamo vicini alla famiglia, al babbo Sandro, alla mamma, al fratello in questo momento che lascia senza parole tutti noi. Una famiglia molto conosciuta e stimata a Ponte a Egola che conduce una astorica lavanderia, e due fratelli che hanno sempre giocato a calcio a buon livello. Come nelle tragedie di Morosini e Astori, il dolore di vedere dei ragazzi che trovano la morte nel campo da gioco dove si dovrebbe parlare solo di calcio giocato, è una tragedia nella tragedia”.
Il San Miniato Basso si dichiara “attonito e incredulo, si unisce al profondo cordoglio per la prematura scomparsa del giovane Mattia Giani. Esprimiamo le nostre più profonde condoglianze alla sua famiglia e al Castelfiorentino. Non ci sono parole per un dolore così grande”.
Dopo il dolore è il momento della ricerca delle cause del malore, per quanto possibile, per capire cosa ha scatenato in un atleta una manifestazione così grave che ha portato alla morte. Sarà disposta l’autopsia e saranno ricostruiti tutti i momenti dal momento del malore fino al trasferimento all’ospedale di Careggi in elisoccorso, compreso i tempi in cui è arrivato il soccorso con l’ambulanza e il medico.
Quanto il magistrato darà il nullaosta la salma di Mattia sarà portata alla chiesa di San Romano dove si svolgeranno i funerali.
Mattia lascia il padre Sandro, titolare della prima storica lavanderia di Ponte a Egola, la mamma e il fratello Elia, anche lui calciatore, più piccolo di due anni e in prestito dal Pisa al Legnago.
(notizia in aggiornamento)