Vagli, prosegue lo scontro Comune-opposizione: in tribunale finisce 1-1

Tre consiglieri di opposizione condannati in sede civile per il danno di immagine all'ente per i dubbi sui lavori in somma urgenza. Per la lettera al prefetto, invece, non ci fu lesione dell'onorabilità dell'amministrazione

Una nuova puntata, anzi due, nella lunga controversia che vede il Comune di Vagli, con il sindaco Lodovici e il vicesindaco Mario Puglia, confrontarsi anche nelle aule di tribunale con l’opposizione del gruppo Per Vagli e Roggio.
Dopo la sentenza di cui abbiamo dato conto la scorsa settimana lo scorso 9 di febbraio ne sono arrivate altre due dal tribunale civile di Lucca, di segno opposto.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2024/02/04/critiche-al-comune-di-vagli-per-la-viabilita-dallopposizione-non-ci-fu-diffamazione/392029/https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2024/02/04/critiche-al-comune-di-vagli-per-la-viabilita-dallopposizione-non-ci-fu-diffamazione/392029/

La prima, per la quale il vicesindaco Mario Puglia ha esultato sui social (“>Gli avversari si cancellano nelle cabine elettorali non con scorciatoie, ha scritto), si teneva davanti al giudice Giampaolo Fabbrizi e vedeva di fronte il Comune e i consiglieri comunali Luciano Braccini, Edoardo Fazzini e Marcello Lidio Baisi, difesi dall’avvocato Alessandro Massari. La richiesta era di risarcimento danno per le affermazioni ritenute lesive dell’onore e della reputazione dell’amministrazione comunale in ordine ai lavori di somma urgenza per il ripristino della viabilità di via San Regolo. Secondo il giudice le affermazioni dei tre consiglieri risultano travalicare il diritto di critica politica laddove accusarono l’amministrazione comunale di utilizzare la procedura accelerata dei lavori in somma urgenza in mancanza dei suoi presupposti. Una affermazione non veritiera a cui si associa, si legge in sentenza, “la condotta colposa dell’amministrazione comunale danneggiata per avere colpevolmente concorso a ingenerare una significativa ambiguità attraverso l’impiego di una terminologia palesemente equivoca e inappropriata nel testo della delibera di giunta”. Il danno di immagine da risarcire è stato così determinato in 18mila euro dal giudice, ridotto alla metà proprio per la condotta colposa riscontrata dal Comune. I tre consiglieri, quindi, sono stati condannati in solido al risarcimento di poco meno di 9mila euro oltre alle spese di lite per oltre 5mila euro.

Di diverso segno un’altra sentenza dello stesso giorno davanti al giudice Alice Croci. In questo caso oggetto del contendere era una nota inviata al prefetto dai tre consiglieri comunali tramite la Pec dell’ex candidato sindaco Mario Giuseppe Coltelli per stigmatizzare alcuni interventi pubblici del sindaco Lodovici e del vicesindaco Mario Puglia nell’affermare di aver evacuato alcune persone a seguito di una frana sempre nella via San Regolo laddove – sostenevano – nessuna evacuazione ci sarebbe stata perché nella zona esisterebbero solo abitazioni disabitate. La decisione del giudice di respingere la richiesta di risarcimento danni per 20mila euro dal Comune di Vagli nasce dalla continenza delle espressioni usate, tali da rientrare pienamente nel diritto di critica politica, e dal fatto di rientrare in una comunicazione non fatta pubblicamente ma rivolta esclusivamente al prefetto di Lucca. Il rigetto comporta che le spese di lite siano a carico del Comune di Vagli per complessivi 6800 euro circa. In questo caso i consiglieri e Coltelli erano difesi dagli avvocati Alessandro Massari, Chiara Bimbi e Armando Pasquinelli.

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