Cani aggrediti da pitbull a Diecimo, scatta l’ordinanza del sindaco

Andreuccetti: “Risolta la situazione e si è arrivati a questo esito solo ed esclusivamente per l’iter intrapreso con puntualità”
“Risolta la situazione dei cani pericolosi a Diecimo“. Inizia così l’intervento del sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti dopo l’appello lanciato da parte dei cittadini per chiedere alle istituzioni un intervento dopo l’aggressione da parte di due cani di razza pitbull a un altro cane.
“Ci tengo, per chiarezza e puntualità, a spiegare come si è arrivati alla risoluzione di cui sopra – prosegue il sindaco -. Da tempo, sia io che la municipale eravamo a conoscenza della situazione e ci eravamo già attivati per intervenirvi. A procedimento già avviato, tre settimane fa, abbiamo incontrato i cittadini di Diecimo per spiegare, per sommi capi, che ci stavamo occupando della cosa e che confidavamo in una risoluzione, ma che ogni ordinanza e/o provvedimento del sindaco deve essere emanata/o con basi adeguate e presupposti giuridici solidi.
Stamattina (6 dicembre), dopo aver concluso l’iter di cui sopra, ho incontrato di nuovo i cittadini, ai quali ho spiegato, insieme al comandante Martini che ringrazio per tutto il lavoro condiviso, di aver emanato ieri un’ordinanza specifica che riporta, nel punto cruciale, quando segue: ‘ordina al signor omissis, il divieto di possedere o detenere cani di qualsiasi razza iscritti nel ‘registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività’ ed attualmente quelli sotto indicati che risultano dallo stesso detenuti o di cui è proprietario. Ordina altresì al omissis la cessione entro cinque giorni dalla notifica della presente ordinanza, dei seguenti cani di cui è proprietario ed iscritti nel ‘registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività’. Il divieto per il omissis di possedere o detenere a qualunque titolo, sia presso la propria abitazione che in eventuali altre strutture di cui abbia comunque la disponibilità, cani di qualsiasi razza iscritti nel ‘registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività’. L’ordinanza intera, sempre con omissis, è pubblicata sul sito istituzionale del Comune“.
“Voglio altresì specificare che un’ordinanza non è un qualcosa che il sindaco può emanare esclusivamente di sua iniziativa e che, come nel caso in questione, è servito un percorso durato settimane, i cui svolgimenti non era né possibile né opportuno rivelare – precisa Andreuccetti -. Si è arrivati a questo esito solo ed esclusivamente per l’iter intrapreso con puntualità e non per la raccolta firme (che, seppur legittima, sul punto non ha alcuna efficacia ed a maggior ragione non ce l’ha in un iter già avviato) e nemmeno per i diversi articoli in cui si sosteneva che l’amministrazione non stesse facendo niente. Proprio su quest’ultimo punto, l’iter e l’ordinanza a cui siamo giunti dimostrano con chiarezza il contrario. La riunione con i cittadini si è conclusa con un plauso per quanto fatto e con l’auspicio che tutto si risolva e si mantenga per la sicurezza della comunità di Diecimo”.
Dopo l’incontro è arrivato anche il commento dei cittadini di Diecimo: “Sappiamo bene che ogni ordinanza deve essere emanata con basi adeguate e presupposti giuridici solidi, ma per troppo tempo abbiamo vissuto con l’ansia di rivivere nuove aggressioni da parti di questi cani incustoditi e inoltre non si può affermare che una petizione con tanto di raccolta firme non serva a nulla. È stato questo un risultato ottenuto con l’unione delle forze anche di noi cittadini che questa volta hanno detto basta dopo la seconda aggressione e non sono rimasti inermi. I residenti di Diecimo ringraziano il sindaco, il comandante della polizia municipale, ma anche il consigliere di opposizione Yamila Bertieri che, essendo pure lei una cittadina di Diecimo preoccupata per la situazione, si è resa subito disponibile a sostenerli e a trovare con tutti loro una soluzione. La riunione si è conclusa con un plauso nei confronti di tutti coloro che si sono interessati a risolvere il problema, cittadini compresi, con l’ auspicio che tali situazioni non si verifichino più”.