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Vagli, restano i sigilli a cava Prispola

21 novembre 2023 | 11:15
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Vagli, restano i sigilli a cava Prispola

La Cassazione respinge il nuovo ricorso della società

Restano i sigilli alla cava Prispola a Vagli, di proprietà della Boana cave Srl, con sede a Massa e di cui è legale rappresentante Marina Fateyeva. Così ha deciso la Cassazione, pronunciandosi sul ricorso presentato dalla società contro l’ordinanza del 25 maggio scorso con la quale il tribunale di Lucca respingeva la richiesta di annullamento del sequestro preventivo, firmata dal gip il 24 aprile. Un provvedimento che era stato assunto dal giudice del Galli Tassi anche a seguito dei due pronunciamenti della Cassazione che avevano annullato il dissequestro disposto dal tribunale del Riesame.

Ora il nuovo round davanti agli ermellini è di nuovo a sfavore della società, che, al momento, non potrà tornare in possesso dei terreni estrattivi. L’area della cava Prispola era stata sequestrata perché, secondo la procura, terreni – alcuni dei quali boschivi e a pascolo – sarebbero stati oggetti di una operazione speculativa di cui, per l’accusa, avrebbe tirato le fila l’ex vicesindaco Mario Puglia. Stando a quanto ricapitolano anche i giudici della Cassazione, nel respingimento dell’ultimo ricorso, l’accusa sostiene che quell’area sarebbe stata venduta ad un prezzo maggiorato rispetto a quello di mercato.

Il provvedimento di sequestro della cava in questione era stato firmato dal gip Antonia Aracri ed era stato eseguito nel marzo del 2021 nell’ambito dell’inchiesta diretta dal sostituto procuratore Salvatore Giannino e che ipotizzava un ‘Sistema Vagli’, con l’iscrizione nel registro degli indagati, a vario titolo, di 36 persone tra amministratori, dipendenti pubblici e imprenditori.