Viaggi pagati per vacanze mai fatte: nuovi casi in mano agli avvocati

Dopo le denunce ai carabinieri, spuntano altre segnalazioni. Anche società di noleggio bus e agenzie puntano il dito contro l'attività di Porcari

C’è un giovane padre che desiderava portare la figlia a Disneyland per vedere realizzato il suo sogno e che, quando si è reso conto che non sarebbero più partiti, si è messo a piangere davanti all’agente che in buona fede lo aveva mandato a definire le pratiche dal tour operator di Porcari, poi dileguatosi nel nulla per motivi ancora da chiarire, dopo aver incassato il denaro della gita. Ci sono anche circa trenta persone che lo scorso 24 settembre sarebbero dovute salire su un volo diretto in Marocco per un viaggio organizzato, e che, invece, al momento di ritirare i documenti e i biglietti pagati, sborsando circa 1500 euro ciascuno, non hanno trovato più nessuno e sono dovuti rimanere a casa: nessuna agenzia, sostengono, aveva mai prenotato nulla: né il volo, né il soggiorno. Ma ci sarebbero anche società di trasporti turistici e altre agenzie del settore, i cui conti non sarebbero stati saldati: tutti puntano il dito contro la Mosi viaggi e pellegrinaggi di Porcari, la cui titolare – sostengono con i loro legali -, si sarebbe resa irreperibile senza consegnare i documenti utili alla partenza o senza saldare il conto di altre agenzie che a Porcari avevano inviato i propri clienti per alcuni viaggi organizzati dalla Mosi, in qualità di tour operator di zona. Al momento la titolare, sollecitata a dare la propria versione e a difendersi dalle accuse che le muovono alcuni clienti, ha fatto sapere, tramite il marito, di non voler rilasciare commenti.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2023/10/11/pagano-il-viaggio-ma-la-vacanza-e-un-miraggio-clienti-denunciano-una-agenzia/372880/

Dopo la denuncia presentata da due clienti ai carabinieri di Capannori nei giorni scorsi, si moltiplicano intanto le segnalazioni e le azioni legali contro l’agenzia di via Pacini che da qualche tempo è chiusa senza apparente motivo. Il pool di avvocati di Aducons Law and Food di Lucca, Simone Valentino e Francesco Atzeni, ha già raccolto la documentazione relativa ad almeno cinque clienti del tour operator di Porcari ma sono già stati contattati anche da una agenzia di viaggi di Castelnuovo di Garfagnana e da una società di noleggio di bus turistici di Fornaci di Barga, che incontreranno nelle prossime ore. Anche le due imprese del turismo garfagnine lamentano contenziosi con la stessa agenzia di Porcari. “Al momento – spiega l’avvocato Valentino – il mio collega ed io stiamo raccogliendo la documentazione e il racconto fornito dai clienti dell’agenzia, sia privati che aziende, per mettere insieme un quadro preciso. Nelle ultime ore le chiamate e le segnalazioni si stanno intensificando”. Le prossime mosse, spiega, consisteranno nel deposito di querele e, eventualmente, in una class action per ottenere la restituzione del denaro versato per viaggi mai effettuati. Il punto sul da farsi sarà fatto nei prossimi giorni.

Gli episodi finora portati all’attenzione dei legali riguardano sia pacchetti di viaggio individuali, sia pagamenti relativi a prestazioni di servizi, come i trasferimenti in autobus, che, stando a quanto presentato dai diretti interessati, non sarebbero stati pagati. Anche alcune agenzie di viaggio che si erano servite della Mosi come tour operator per alcuni dei propri clienti si sono rivolte ad altri legali di fiducia. Il titolare di una di queste, con sede a Lucca, ha già ottenuto una ingiunzione di pagamento: “Ci siamo rivolti alla Mosi viaggi, perché la titolare svolgeva funzioni di tour operator e dobbiamo avere 31.500 euro per un viaggio in Marocco di alcuni nostri clienti che avevamo indirizzato all’agenzia di Porcari. Tre giorni prima della partenza prevista per il 24 settembre scorso i clienti si sono presentati a Porcari per i documenti e i biglietti per partire ma non sono riusciti a trovare nessuno e il viaggio è saltato: abbiamo scoperto che nessuno aveva mai prenotato. A queste persone abbiamo rimborsato noi i costi, ma contestualmente ci siamo rivolti ad un legale per una ingiunzione di pagamento e per riottenere le somme dovute. Che avvengano episodi del genere fa molto dispiacere, perché ci rimette l’intera categoria. Da sei anni a questa parte esiste un fondo di garanzia, che i titolari di agenzie sono tenuti a finanziare annualmente, per rimborsare i clienti che hanno prenotato e pagato viaggi, in caso di imprevisti o problemi finanziari. Situazioni così spiacevoli non dovrebbero dunque mai accadere”.

Saranno gli investigatori a fare luce sull’intera vicenda, visto che, come annunciano gli avvocati di Aducons Law and Food, nei prossimi giorni seguiranno azioni legali. Intanto, il caso è anche sul tavolo dei carabinieri di Capannori, a cui si sono rivolti due privati che avevano pagato una vacanza di circa tremila euro ciascuno ma non hanno mai ottenuto i documenti per partire. Tra i casi finiti in mano agli avvocati e agli investigatori anche quello di un padre che desiderava portare la figlia piccola ad Disneyland a Parigi. “Abbiamo provato una tristezza infinita – raccontano dall’agenzia di viaggi che aveva indirizzato il genitore al tour operator di Porcari – quando questo padre è venuto da noi mettendosi a piangere: ci ha spiegato di aver fatto dei sacrifici per mettere da parte la somma necessaria a realizzare il desiderio della figlia”.

Da tutte queste circostanze, la titolare dell’agenzia potrà comunque difendersi e chiarire i motivi che hanno ingenerato la situazione lamentata da alcuni ex clienti. Al momento, però, chi ha tentato di mettersi in contatto con lei afferma di non essere riuscito a trovarla.